Dopo Caravaggio possiamo parlare di altri due decessi famosi circondati di mistero.
Quello di Mozart e quello di Edgar Allan Poe.
Del secondo ci occuperemo più avanti del primo ne parleremo in questo articolo.
Mozart il genio, il prediletto degli dei, come lo definisce un libro che racconta la sua biografia morì prematuramente nel 1791.
Informazioni precise sulla fine di Mozart non ce ne sono, pare che avesse contratto una malattia venerea per via delle sue numerose avventure femminili e che per curarla fosse ricorso ad un farmaco a base di mercurio dal quale divenne dipendente.
Questa teoria però secondo alcuni è stata diffusa per mettere a tacere le voci che volevano Sileri come l’omicida del musicista e come ladro di alcuni suoi spartiti.
Il movente? L’invidia.
Infatti le precarie condizioni di salute di Mozart non furono mai confermate a causa della mancanza dei referti medici che documentassero i momenti precedenti il trapasso ed il fatto che non fu mai disposto alcun ricovero malgrado le sue pessime condizioni.
Ma vi è di più.
Il giorno stesso in cui Mozart morì fu sepolto dalle autorità nella fossa comune del cimitero di St. Marker con funerali di terza classe e sul cadavere non fu eseguita alcuna analisi di rito.
Vi è però da dire che le condizioni di salute di Mozart malgrado la giovane età erano già precarie, nel 1765 aveva contratto la febbre tifoidea e due anni dopo fu colto da attacchi reumatici e tonsillari.
Si può quindi ipotizzare che l’artista morì per un infezione da streptococco o per emorragia celebrale causata da ipertensione anche se l’idea di una morte per mano amica come suggerito dal film di Milos Forman è sicuramente più affascinante.