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Avvistate due Megattere nel Santuario dei cetacei in Liguria

Dopo il Pod familiare di Orche avvistate sul finire del 2019, di cui abbiano parlato qui, ecco una nuova eccezionale segnalazione nel Mar ligure, dove sono state osservate due Megattere (Megaptera novaeangliae). L’eccezionale incontro con questa specie, rarissima nel Mediterraneo, è avvenuta lo scorso 26 agosto durante un’uscita di whalewatching organizzata da Liguria Whale Watching, associazione che dal 2011 organizza escursioni in mare alla ricerca di Cetacei e altri animali marini nel Santuario dei cetacei “Pelagos”.
Questa “Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo”, istituita nel 1991, comprende un ampio territorio di mare tra Francia, Principato di Monaco e Italia che interessa anche il Mar Ligure, la Corsica e raggiunge la Sardegna settentrionale. Nasce per tutelare l’importante zona pelagica in cui si possono osservare molte specie di Cetacei, dai Delfini comuni, ai Capodogli e alle Balenottere, fino ai più rari Zifi, oltre a Tartarughe marine e Pesci luna.
Le Megattere avvistate sono due individui: una femmina di 13 metri e il suo cucciolo di 8. La specie appartiene alla Famiglia dei Balaenopteridae ed è quindi stretta parente delle più comuni Balenottere; è un animale cosmopolita, cioè vive in tutte le acque del pianeta, tranne il Mediterraneo, come le famose Orche dello scorso anno. E con le Orche c’è un altro punto in comune: grazie alle immagini scattate da Daniela Papi, ornitologa e fotografa ligure, è stato possibile riconoscere l’individuo adulto: identificato con la sigla NA-5503, è stato fotografato in precedenza solo nel 1986 nelle acque caraibiche della Repubblica dominicana. Gli scatti infatti sono stati vagliati dai membri dell’Associazione “Menkab – il respiro del mare” e, come per le Orche, è stato possibile confrontare i disegni tipici sulle pinne caudali, unici per ogni individuo, come le impronte digitali nell’uomo, identificando con precisione l’individuo adulto.

Per approfondire: https://www.sanctuaire-pelagos.org/it/

Daniele Capello

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