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Aspettando il Giubileo 2025

by Bruno Cimino

Ci sarà tempo per approfondire storie, cronache e curiosità sul “Giubileo”, visto che il prossimo inizierà il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano e si concluderà il 24 dicembre 2025. Un periodo durante il quale il Papa concede l’indulgenza plenaria a quei fedeli che si recheranno a Roma partecipando a particolari pratiche religiose.  

Nel frattempo dedichiamo un breve excursus sui preparativi in corso.  

Già da qualche mese molte zone di Roma sono diventate un cantiere a cielo aperto, non poteva essere diversamente essendo ben 87 le opere in itinere che costeranno (per il momento) 1.8 miliardi, ai quali si aggiungono i 500 milioni del PNRR per la realizzazione del Piano “Caput Mundi” (fonte sito Roma Capitale 12 gennaio 2023).

Si tratta di progetti rilevanti per riqualificare i luoghi giubilari della capitale e valorizzare il territorio migliorando l’accessibilità, la mobilità, l’accoglienza e la partecipazione. 

Di conseguenza la Roma del commercio privato, al minuto e dei grandi affari, è in piena attività. In ogni settore ci sono strutture in compravendita verso le quali gli imprenditori di medie e piccole società pongono il massimo interesse per realizzare il miglior affare.

Non poteva essere diversamente essendo stato previsto l’arrivo di 32 milioni di pellegrini.

Piazza Risorgimento, Piazza dei Cinquecento, Vaticano, zone adiacenti, rimodernamento delle metropolitane con  l’apertura di nuove stazioni sono al centro dei lavori sotto il controllo del sindaco Gualtieri che è stato nominato Commissario Straordinario per il Giubileo.

Sarà tutto pronto per l’inizio del Giubileo 2025?

I fedeli in arrivo, ma innanzitutto i romani lo sperano davvero, visto che ogni giorno devono affrontare una viabilità con non pochi ingorghi per i lavori cantieristici in tutti i punti nevralgici della metropoli.

Tuttavia, per addolcire la pillola, ovunque campeggiano le scritte: “stiamo lavorando per voi”, e le dichiarazioni sul nuovo look, in particolare, quello sulla stazione Metro di piazza Venezia che “sarà la più bella del mondo!”.

E questo senza dimenticare che, a peggiorare l’intero programma giornaliero, spesso e malvolentieri ci si mettono anche gli scioperi a paralizzare la città. Ma con ciò pare che i cittadini, da tempo, sebbene a denti stretti, riescono a convivere.

D’altronde i preparativi per i grandi avvenimenti all’inizio sono lacrime, la gioia verrà dopo. Si spera. Vi ricordate i mondiali di calcio del 1990?

A proposito di calcio, altra nota di cronaca cittadina è la costruzione del nuovo stadio della Roma di fronte all’ospedale Sandro Pertini. Per tale progetto, i lavori su Via dei Monti Tiburtini proseguono indifferenti, ignorando l’acceso dibattito tra favorevoli e contrari le cui opinioni si possono sintetizzare da una parte che tale progetto era meglio realizzarlo in periferia, dall’altra che questa struttura apporterà benefici a tutte le zone di Roma est.

Insomma tra fede e sport Roma e i romani aspettano fiduciosi. Detta alla Italo Calvino “ll meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio”.

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