Ha fatto notizia la presenza di un gruppo di Orche (Orcinus orca) nelle acque del Mar Ligure dal giorno 30 novembre 2019. Le orche, appartenenti alla famiglia dei delfinidi, sono mammiferi oceanici cosmopoliti rari nel Mediterraneo, ancor di più in Italia. Infatti sono una trentina le osservazioni della specie nel Mediterraneo e una decina nelle nostre acque. Il gruppo familiare, che in zoologia si definisce “Pod” ed è a base matriarcale, si é fermato per alcuni giorni nelle acque di fronte a Genova-Voltri, attirando molti curiosi ma venendo anche tenuto d’occhio dai ricercatori del Tethys Research Institute, dell’Acquario di Genova per studiarle e dalla Capitaneria di Porto per evitare il disturbo dei natanti. Il gruppo era inizialmente composto da 5 individui ma il più piccolo di questi è morto nei primi giorni di permanenza. La madre ha tentato per alcuni giorni di tenerlo a galla anche quando il piccolo appariva ormai privo di vita, comportamento diffuso tra questi cetacei. Il gruppo usciva al mattino per andare al largo probabilmente a caccia per poi rientrare in porto alla sera. Dalle foto scattate i ricercatori sono riusciti ad identificare gli individui dalle pinne dorsali e dalle vocalizzazioni: si tratta di un gruppo non residente di orche islandesi, con 1 femmina e 1 maschio adulti e due non ancora sessati (maschi immaturi o femmine adulte). Tre di loro sono state identificate coi nomi Riptide, Aquamarin e Dropi; il gruppo era stato già avvistato a metà novembre a Cartagena in Spagna. Hanno stazionato davanti al porto di Genova fino al 18 dicembre quando sono state avvistate a Vado ligure (SV) in spostamento verso Ovest, ma poi sono state riosservate il giorno successivo a Est di Genova, davanti a Portofino (GE). Hanno percorso 5200 Km in migrazione, record mai registrato in precedenza e prima documentazione di viaggio dall’Islanda all’Italia. Ci si augura possano tornare presto a “casa” senza ulteriori intoppi.
Daniele Capello
