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Perché il Panda è il simbolo dell’ambiente?

Il Panda è da sempre un animale che  non passa inosservato, ma che al contrario è giunto a rappresentare in tutto il mondo l’importanza della conservazione ambientale. Una vera e propria icona del  World Wildlife Found, ma per quale ragione?

Sembra che la scelta del panda sia attribuita al pittore naturalista Peter Scott, probabilmente per i sentimenti di tenerezza e di morbidezza che lo stesso animale ispira in chiunque lo guardi, ma non soltanto, infatti a ricondurre il Panda al concetto “tutela e conservazione ambientale” è proprio il suo stesso rischio di estinzione che ha catturato l’attenzione del Governo Cinese e che nel corso degli anni ha comportato l’emanazione di leggi importanti, come la prima legge per la protezione della specie nel 1958,  e la forte considerazione delle aree protette, che lo hanno evidenziato come specie ombrello o specie bandiera, quindi valore inestimabile per tutti i progetti di conservazione, non soltanto di questa specie, ma anche degli oranghi, delle tigri, degli elefanti, dei rinoceronti ed altri animali a rischio estinzione. L’impatto emotivo ha giocato e tutt’ora gioca un ruolo fondamentale per la sensibilizzazione da parte di tutti i cittadini per la valorizzazione degli ecosistemi. Oltretutto occorre far sapere che  il noto Panda Gigante si chiama in realtà  Ailuropoda melanoleuca, che in greco significa piede di gatto bianco nero. Panda, invece, è un nome che trova le proprie origini nel Nepal, habitat in cui l’animale sembra essere vissuto in passato. Oggi il Panda Gigante non è più considerato a rischio di estinzione, ma il suo ruolo lo conserverà per sempre come ineliminabile rappresentante non soltanto della conservazione ambientale, ma dell’amore per la natura, per la vita e per le bellezze nel mondo.

 

Eleonora Giovannini

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