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«Angeli di cartone» in scena al Teatro Hamlet di Roma

‘Mala tempora currunt’, ogni tanto viene da dire così e la cronaca quotidiana lo conferma. Ci sono piaghe che non si riesce a debellare. La diversità, per esempio, non è più considerata un valore ma origine di paura e violenze verbali e fisiche. In questo contesto si pone anche la questione di genere che come le altre sono, devono, essere priorità per migliorare il nostro vivere civile. La più forte speranza è affidata alla realizzazione di progetti culturali di grande impatto emotivo che ispirino, però, riflessione e stimolino un confronto costruttivo. Il teatro può essere uno strumento efficace in tal senso in quanto per definizione momento catartico tra spettatori e storia.
Se solo la cultura, dunque, può migliorare le relazioni tra gli esseri umani, il teatro è quello più diretto, perché fortemente coinvolgente.
In questi primi mesi del nuovo anno, sono molte le rappresentazioni teatrali di valore ispirate a queste tematiche. In evidenza l’egregio lavoro del regista Vic Giannini con una pièce dai risvolti drammatici in scena dal 28 febbraio al 1° marzo presso il teatro Hamlet di Roma, dal titolo Angeli di Cartone, testo del drammaturgo Aldo Cirri già vincitore del premio Fersen 2019 e del Tragos 2018 e 2019.

Questa pièce suggestiva e poetica, che si è classificata al secondo posto nel premio “Luce dell’Arte 2018”, si avvale della partecipazione di attrici come Carmela Rossi (nel ruolo di Francesca), Donatella Busini (che interpreta Elena) e Rosa Inserra (nel personaggio di Stella). Un successo annunciato per una scommessa vincente di Ipazia Production.
La storia racconta di tre donne con personalità differenti le cui vite si incrociano, sfiorandosi, in una comune esperienza in un preciso istante di tempo. Ognuno dei tre personaggi manifesta sulla scena i tratti caratteristici della propria personalità riassunti in razionalità, incanto ed amarezza.
Il tutto si svolge in un luogo e in un tempo indefiniti, dove a dominare sono le parole, le pause, gli sguardi tra le protagoniste. Presupposti, questi, per una scenografia minimale tale da indurre il pubblico all’ascolto attivo e alla sollecitazione immaginifica.
La scelta scenografica dell’uso del bianco e del nero, con pochissimi significativi punti di colore, è sulla stessa linea: ancorare il pubblico alla scena che non vuole essere descritta ma seguita nella singola espressione, interazione, silenzio. Lo spettatore non entrerà in una sala teatrale, bensì in un luogo che scoprirà man mano che la storia si dipana.
Analogamente le musiche, originali e composte esclusivamente per questa pièce, non prevalgono, ma supportano lo spettatore in alcuni quadri, senza distrarlo mantenendo un senso di sospensione che si è voluto realizzare.
Una pièce di parola, dove ogni singola battuta sottende diversi significati che ogni fruitore dello spettacolo può cogliere in funzione delle proprie esperienze individuali o del suo stato d’animo in quel momento.
L’elemento catartico e contestualmente onirico di Angeli di Cartone è stato oggetto di una ricerca in cui i tradizionali canoni di spazio e tempo sono spezzati, per tornare ad un ascolto attento e partecipato volto a pungolare le coscienze su temi attuali della cui urgenza abbiamo evidenza.

Info Teatro Hamlet
Via Alberto da Giussano 13 – Roma
dal 28 febbraio al 1 marzo 2020
Orario spettacoli: feriali 21:00 – festivi 18:00.
Telefono: 06/94842463, 333/4313086, 3396759045
Tesseramento on line al teatro prima dell’acquisto del biglietto
www.teatrohamlet.it.

Bruno Cimino

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