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Il giallo del sindaco di Seul

Il sindaco della capitale sudcoreana aveva fatto perdere le proprie tracce intorno alle 2 del pomeriggio del 9 Luglio, dopo aver lasciato un messaggio allarmante alla famiglia in cui si scusata con tutti coloro che avevano fatto parte della sua vita e in cui chiedeva di essere cremato e di spargere le ceneri sulle tombe dei suoi genitori.
L’uomo si era allontanato dall’abitazione senza dire nulla, con il cellulare spento, saltando tutti gli appuntamenti che aveva fissato per quella giornata.
La figlia ne aveva denunciato immediatamente la scomparsa, facendo partire le ricerche.
La polizia si è servita dei droni e dei cani molecolari, ma ormai per Park era troppo tardi: qualche ora dopo il suo corpo è stato ritrovato nel bosco di una collina situata a nord della capitale.
A quanto pare, Park si sarebbe suicidato per via di una denuncia per molestie sessuali mossa nei suoi confronti da una delle sue ex segretarie.
Park Won-soon era un membro del partito democratico liberale del presidente Moon Jae-in e ha ricoperto egregiamente la carica di sindaco di Seul a partire dal 2011, contribuendo in modo significativo alla crescita della città. Aveva avviato progetti interessanti, come il piano ambientale che puntava a ridurre l’inquinamento nella capitale, trasformandola in una metropoli ecologica prima del 2050. Sarebbe stato uno dei possibili favoriti per le presidenziali del 2022.

Yami

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