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Musica, i Nuju presentano ‘Titoli di coda’

È un vero e proprio atto di denuncia della generale disattenzione nei confronti dei lavoratori del mondo dello spettacolo. Data simbolica di uscita il 1° maggio. Realizzato in studio, in perfetto stile pandemia, l’album racconta come, in un’epoca in cui anche i trailer dei film sono considerati troppo lunghi, nessuno si ferma fino alla fine per scoprire i numerosi professionisti coinvolti, i titoli di coda.

Tornano i Nuju e presentano la release del loro prossimo album: un nuovo singolo ed un nuovo video, sempre con WMusic, dal titolo emblematico di Titoli di coda che, perfettamente in linea con i singoli precedenti, è un vero e proprio atto di denuncia della generale disattenzione nei confronti dei lavoratori del mondo dello spettacolo. Data simbolica di uscita il 1° maggio. Gli artisti cominciano a criticare mediante la delicata protesta della melodia per evidenziare criticità di questo momento storico, nel quale molte categorie professionali non sono state prese in seria considerazione. 

L’album

Realizzato in studio, in perfetto stile pandemia, Titoli di coda racconta come, in un’epoca in cui anche i trailer dei film sono considerati troppo lunghi, nessuno si ferma fino alla fine per scoprire i numerosi professionisti coinvolti, i titoli di coda insomma. Perché nel cinema, come nel teatro e nella musica, ci sono persone, elementi imprescindibili, pronte a trasmettere quella cultura che costruisce cittadini consapevoli. Il brano dei Nuju diventa così, a fianco al messaggio di denuncia, anche un inno alla lentezza, al sapere assaporare le attese, al godersi il presente senza bruciare le tappe rincorrendo il futuro. Educare alle attese sviluppa un rispetto incondizionato verso il prossimo, soprattutto oggi, ai tempi del Covid.

La band

Il gruppo nasce nei primi mesi del 2009 e vede la sua prima uscita pubblica il 30 maggio 2009 al Fuori Orario di Reggio Emilia. Nel progetto prende corpo la volontà di unire la vena autorale-folk della musica italiana con quella rock e turbo-folk della musica internazionale, creando un genere urbano e meticcio unico.

Francesco Fravolini

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