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Decorazioni negazionate

“Che si abbia il massimo della documentazione possibile che si realizzino  registrazioni filmate testimonianze perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo”.Dwight D. Eisenhower

Il generale americano aveva senza dubbio ragione quando arrivato sui campi di sterminio nazisti, ordinò di scattare foto e fare filmati. Sono trascorsi ormai oltre 70 anni da quel tragico capitolo della storia e sembra stia diventando sempre più in voga il negazionismo dell’Olocausto.
Prima di tutto vorrei chiarire di cosa si tratta.
Possiamo definirla una corrente di ‘pensiero’ che in maniera oggettivamente antistorica e antiscientifica, ha adottato come principio base la negazione della veridicità dell’Olocausto, ovvero del genocidio degli ebrei da parte della Germania nazista di Adolf Hitler.
Come se questo non bastasse, notizia di oggi, i campi di concentramento sono ufficialmente entrati negli ornamenti per il Natale di quest’anno.
Domenica scorsa, Amazon ha ritirato una serie di “decorazioni natalizie” che mostravano immagini di un ex campo di concentramento che i venditori avevano pubblicato sul suo sito web.
La vendita non è passata inosservata al memoriale di Aushwitz in Polonia, che con il suo profilo Twitter ha invitato il rivenditore a rimuovere la merce “inquietante e irrispettosa”.
Nello specifico si trattava di decorazioni per alberi di Natale, un apribottiglie e un tappetino per il mouse con delle scene che rappresentavano il campo di sterminio nazista dove l’uccisione di massa è stata condotta nella Seconda Guerra Mondiale. La merce di Natale presentava inoltre delle immagini di Auschwitz tra cui la linea ferroviaria che conduceva ai suoi famigerati cancelli, i recinti di filo spinato e gli edifici in cui ospitavano le vittime.
Il memoriale e il museo hanno successivamente pubblicato un aggiornamento per dire che gli articoli sono stati rimossi e hanno ringraziato gli utenti del Web per la loro “attività e risposta” dopo che il post ha attirato migliaia di retweet.
Quando sembrava tutto risolto, lo stesso profilo ha Twittato che purtroppo, gli prodotti erano stati messi in vendita su di un nuovo portale di e-commerce. Il memoriale si è detto speranzoso in una reazione simile a quella avuta da Amazon.
Chissà se tra gli acquirenti di queste decorazioni ci sono anche dei negazionisti amanti del fantasy…

Riccardo Pallotta

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