Image default
Ambiente & Società In evidenza

Un museo subacqueo per vedere le balene: la grande opera in Norvegia

Cos’è The Whale? Non è il nuovo titolo di una serie targata Netflix e nemmeno il nuovo film di Tarantino. Anche se forse per certi aspetti potremmo anche considerarlo un film, un film previsto per il 2022, nel quale ognuno potrà diventare un regista attraverso i suoi occhi. Infatti, The Whale è nome del nuovo nuovo museo che aprirà le sue porte, o per meglio dire i suoi abissi presso la città di Andenes sull’isola di Andoya, in un arcipelago lungo la costa settentrionale della Norvegia.

Ma cos’ha di particolare questo museo? Perchè la sua apertura è così attesa? Perchè si tratta di un’opera architettonica unica dedicata alle balene. Infatti la scelta della città non è casuale dal momento che da anni è meta naturalistica: ogni anno più di 50.000 visitatori arrivano per poter vedere con i loro occhi questi giganti marini. In particolar modo tra i mesi di giugno e agosto è possibile avvistare balene pilota, minke e capodogli, mentre nel resto dell’anno non mancano orche e megattere che migrano. Ma oltre a godersi la bellezza di questo paesaggio marino e degli svariati esemplari, c’è qualcosa in più, quel qualcosa che rende ancora più magico il tutto. Naturalmente la posizione strategica del museo che si trova in un punto dal quale è possibile godere di un panorama unico, per non parlare delle innumerevoli attività educative ed infine, ma non per importanza, il design della struttura.

Ebbene sì, perchè la struttura si conformerà perfettamente col paesaggio roccioso circostante nel totale rispetto dell’ambiente e con un costo ambientale minimo. Una grande coda di balena ricoperta di sanpietrini esce dall’acqua e sotto di lei, i visitatori potranno fare whale-watching in quella che potremmo definire la parte subacquea, grazie ad enormi vetrate attraverso cui sarà possibile camminare proprio accanto/attraverso ai grandi giganti del mare. Inoltre non mancheranno momenti di riflessione con manufatti ed opere d’arte, aree shopping e di ristoro, uffici e molto altro. Insomma, non resta altro se non comprare il biglietto ed essere protagonisti e registi di un film unico.

Giulia Baldini

Altri articoli