Image default
Ambiente & Società In evidenza

Gli elementi formati nelle stelle, ora ci sono nuove informazioni

La collaborazione che ha portato all’esperimento Luna (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics) effettuato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, ha portato alla pubblicazione di nuovi risultati sulla rivista “Physical Review Letters”. Nuovi risultati che aiuterebbero a comprendere meglio la formazione degli elementi all’interno delle stelle.

L’esperimento è durato quattro anni e i risultati riguardano il processo che porta alla produzione di neutroni da un nucleo di carbonio 13 e un nucleo di elio. Essenziali, i neutroni, per la produzione di elementi molto più pesanti come il Cadmio, il Piombo o il Tungsteno.

La particolarità dell’esperimento sta nel fatto che è la prima volta che viene misurata la velocità di questo processo, con estrema precisione, alle stesse temperature delle stelle. Delle informazioni preziose per la ricostruzione di modelli simili.

Come ha dichiarato Gianluca Imbriani, portavoce dell’esperimento Luna, infatti: “Finora la nostra conoscenza di questo processo era basata su estrapolazioni da misure a energie più elevate, rispetto a quelle delle stelle, e da esperimenti indiretti. Questo portava a grandi incertezze nella determinazione della velocità di produzione dei neutroni nelle stelle.

Si tratta di un primato assoluto, come hanno dichiarato i coordinatori dell’esperimento per questa misurazione, Alba Formicola e Andreas Best: “Luna è l’unico esperimento che ad oggi è riuscito a misurare direttamente questo processo di produzione dei neutroni nella finestra energetica di interesse astrofisico, riducendo drasticamente le incertezze degli altri risultati sperimentali. Questo è stato possibile grazie al bassissimo rumore di fondo che caratterizza i laboratori nazionali del Gran Sasso e avrà un grande impatto sulla previsione della formazione di una serie di elementi pesanti, la cui sintesi dipende fortemente dalla velocità di questo processo“. L’esperimento Luna non si fermerà qui, ma continuerà nei prossimi 10 anni con Luna-Mv, che servirà a riprodurre in laboratorio i processi di produzione degli elementi nei cuori delle stelle.

Domenico Attianese

Altri articoli