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Ambiente & Società

NASPI 2023: come funziona e quali sono i requisiti

che cos’è la Naspi e come viene calcolata

Come fare per accedere alla Naspi 2023 e quali sono i requisiti necessari.

Ecco una breve guida per conoscere importi, durata e quando presentare la domanda all’Inps. Vediamo più nel dettaglio quello che c’è da sapere.

Andiamo con ordine è partiamo specificando che la Naspi, introdotta nel 2015, è un’indennità corrisposta mensilmente a soggetti disoccupati che, prima di perdere il posto di lavoro, erano lavoratori di carattere subordinato. La Naspi ha lo scopo di offrire loro un sostegno economico in un momento di estrema difficoltà. 

L’importo ricevuto dai beneficiari viene rivalutato annualmente in base alla variazione dell’indice Istat e corrisposto entro il 15 di ogni mese. Con apposita circolare, l’Inps comunica annualmente l’ammontare della Naspi.

Con la circolare n. 14 del 3 febbraio 2023 l’Inps ha reso noto l’importo massimo mensile per il 2023 che passa dai 1360,77 euro previsti per il 2022 ai 1470,99 euro per l’anno in corso.

Per accedere alla Naspi occorre presentare apposita domanda. Non si tratta dunque di un automatismo connesso alla perdita del lavoro.

Ciascun avente diritto, al fine di sapere quanto a lui spettante dovrà munirsi dell’estratto conto previdenziale e di calcolatrice. Si dovrà effettuare la somma delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali percepite negli ultimi 4 anni e successivamente dividere l’importo ottenuto per il numero di settimane di contribuzione. Il risultato dovrà essere moltiplicato per il coefficiente 4,33.

La Naspi verrà corrisposta per un massimo di 2 anni previa presentazione di una domanda, a pena di decadenza dal beneficio.

La richiesta dovrà essere effettuata all’Inps in modalità esclusivamente online attraverso l’apposito canale telematico dell’ente di previdenza, entro il termine di 68 giorni che decorrerà dal giorno di cessazione del rapporto lavorativo.

In base a quando viene presentata la domanda l’importo decorre da un momento differente:

  • dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del periodo di maternità, malattia o infortunio sul lavoro/malattia professionale, se si sono verificati durante il rapporto di lavoro terminato e se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
  • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto lavorativo qualora la domanda sia presentata entro l’ottavo giorno;
  • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda ove questa sia stata inoltrata dopo l’ottavo giorno;
  • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda ove questa sia stata inviata dopo l’ottavo giorno nel rispetto delle scadenze di legge;
  • in caso di licenziamento per giusta causa vi è un ritardo di erogazione di 30 giorni rispetto alle condizioni normali.

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