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Quando la beneficenza arriva da una app

Il progetto Tab Tennis Foundation vuole aiutare i bambini del Sud Africa con il tennis per insegnare uno sport e avere occasioni di crescita culturale. La povertà deve essere combattuta a beneficio dei minorenni cercando di migliorare le prospettive del loro futuro

La beneficenza è sempre un gesto nobile perché aiuta le persone più deboli, promuove una socializzazione, migliora situazioni sociali preoccupanti. Con il progetto Tab Tennis Foundation voluto da Federico Coppini, è possibile fare beneficenza. Si tratta di un’innovativa modalità per aiutare i bambini attraverso il tennis agevolando una raccolta fondi mediante la Tennis World Foundation, senza spendere un dollaro. Come? Semplicemente con una app che invia donazioni automatiche quando una persona apre una nuova tab (scheda) in Internet. Il concetto di base è molto chiaro e semplice. Ogni persona trascorre buona parte della giornata navigando in Internet, aprendo molte pagine (a volte centinaia). Cosa succederebbe se ogni volta in cui aprissimo una di queste pagine venisse devoluta una piccola somma ai progetti della Tennis World Foundation? Ogni giorno l’importo totale potrebbe essere non del tutto irrilevante mentre sarebbe un grande aiuto alla Fondazione, al fine di sostenere i progetti umanitari che vengono gestiti quotidianamente. Federico Copponi illustra l’iniziativa sociale per spiegare gli obiettivi del suo impegno e le possibilità della beneficenza da evidenziare.  

Perché promuovere questa iniziativa? C’è un motivo specifico?
«Tennis World Foundation si mantiene unicamente sul mio apporto finanziario. Non ho appositamente voluto cercare sostenitori perché non lo ritenevo giusto ed opportuno in una fase iniziale. In questo momento volevo essere soltanto io a rischiare effettivamente tutto: ho sempre ritenuto fosse troppo facile dire “voglio aiutare ma prima devo trovare qualcuno che mi sovvenzioni”. Non è un vero concetto di donare e fare volontariamente qualcosa per qualcuno. Quindi ecco che sono partito da solo e da solo sto affrontando tutte le spese. Sono arrivato ad aiutare 600 bimbi ma vorrei salire: da solo è impossibile a livello economico, quindi ho creato questo sistema di TAB TENNIS che serve per raccogliere in automatico i fondi per sovvenzionare Tennis World Foundation (TWF). Non voglio pesare sulle persone (se arriveranno in futuro sarà meglio), quindi mi basta che le persone usino effettivamente TAB TENNIS».

Gli obiettivi da raggiungere?
«Per TWF mi sono prefissato di raggiungere 3000 bimbi per la fine del 2020. Il progetto è sviluppato in maniera molto rigida in modo che io possa controllare tutto quanto senza perdere di vista la qualità dell’operazione. L’obiettivo di TAB TENNIS è quello di raggiungere 100.000 persone che lo utilizzino per marzo 2020».

Il denaro raccolto come viene indirizzato?
«Il processo è molto rigido perché non voglio che venga perso un solo euro o rand (sudafricano). In questo momento nessuno del board della Fondazione beneficia di alcun tipo di rimborso o stipendio. Le uniche spese di personale sono destinate alla mia collaboratrice (sudafricana) che è un’esperta nel fundraising e nello sviluppo e nella crescita delle fondazioni. Il resto viene interamente dedicato e versato per la causa: utilizzare il tennis per aiutare i bimbi svantaggiati».

Come vengono spesi?
«Il processo di TWF si sviluppa a partire dalle scuole elementari (bimbi 8-10 anni), scuole elementari povere. Per tre mesi il tennis viene giocato a scuola col maestro che la TWF paga. Una volta alla settimana per tutti i bimbi di quella fascia di età. Per altri 6 mesi lezione su un campo da tennis presso un circolo vicino alla scuola. Questa fase è riservata a 32 bimbi selezionati nei tre mesi precedenti. Tra tutti questi bimbi la TWF selezionerà (se ci sarà l’occasione) i bimbi che effettivamente hanno doti tennistiche, voglia di sacrificio, passione per il tennis. E li porterà per un allenamento full time e in più verrà dato loro materiale proprio (scarpe, racchette, abbigliamento) con un accompagnamento ai tornei della Federazione Tennis. Quindi le spese sono: racchette per bimbi, palline specifiche per bimbi di quella fascia di età, coaches, magliette, cappellini (per fase 1 e 2), allenamento intensivo per fase 3 con tutto il materiale (racchette, palline, abbigliamento, scarpe, registrazione ai tornei, registrazione alla Federazione tennis nazionale, trasporto)».

Quale situazione sociale vivono i bimbi in Sud Africa?
«In questo momento stiamo sviluppando il progetto in Sud Africa (3 scuole elementari a Stellenbosch dove vivo), Tanzania (scuola elementare), Mauritius (parte a gennaio in una scuola elementare davvero ai minimi termini). La situazione in Sud Africa non è drammatica come si può pensare quando vediamo immagini di zone come Uganda, Rhuanda e simili. Qui non si muore di fame ma la povertà mina seriamente le basi per uno sviluppo minimo. I bimbi sono costantemente presi e spinti verso “cattive strade”.
Col tennis vorrei tenerli lontani e dare loro le skill necessarie per affrontare le influenze negative, al fine di ascoltarli (questa una cosa che tutti i bimbi necessitano e poche volte vengono effettivamente ascoltati veramente) assicurando un futuro. TWF vuole dare loro la possibilità di diventare giocatori di tennis (sappiamo tutti che è un percorso difficilissimo, dove uno su un milione riesce) ma la speranza c’è – grazie al tennis prendere delle borse di studio per i college americani e sudafricani – avere la possibilità di diventare coach di tennis significa pensare a un lavoro. In Tanzania la situazione è molto più drammatica, basti pensare che nella scuola elementare dove stiamo operando la classe è formata da 70 bimbi. In Mauritius tutti si immaginano la bellissima isola, bel mare, ma dietro a tutto questo c’è un substrato di povertà impressionante e assai peggio di quanto vedo in Sud Africa».

Francesco Fravolini

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