Ha 25 anni, un eccezionale patrimonio genetico e nessuna preparazione sportiva alle spalle
La definiscono una “ultramaratoneta” in relazione alla sua eccezionale resistenza nella corsa. Si chiama María Lorena Ramírez Hernández ed è una ragazza messicana di 25 anni nata a Guachochi nello stato di Chihuahua. Appartiene alla tribù dei tarahumara (o rarámuri), il cui nome è traducibile con “piedi adatti alla corsa”, cosa che fa supporre un buon contributo della genetica alle sue straordinarie capacità. Il suo popolo infatti, che vive in grotte e capanne e compie caratteristiche danze scandite dal suono di sonagli, è dotato di eccezionali abilità atletiche e María Lorena ne è la conferma. Non c’è un abbigliamento prodotto dalle più prestigiose case sportive ad aiutarla, come per gli altri runner, il merito è tutto suo, affronta infatti le imprese podistiche con gli abiti caratteristici del suo popolo (una lunga gonne e dei sandali) e non usa integratori o gel ma solo una bottiglia piena di farina di mais e acqua. Ѐ salita alla ribalta nel panorama sportivo dell’America Latina nel 2016, quanto ha partecipato in Messico, con suo fratello, ad una ultramaratona e l’ha vinta, superando tutti i professionisti sportivi coinvolti nella competizione. María Lorena da quel momento non ha più smesso di partecipare alle competizioni. Nel 2018 è approdata in Europa dove ha preso parte alla Bluetrail di Tenerife (una corsa di oltre 100 km), ha conquistato il terzo posto e ha fatto registrare il quinto miglior tempo femminile di sempre. Non ha nessun segreto, continua a vivere con la sua famiglia, nel suo villaggio e ad occuparsi del bestiame, senza nessuna intensa sessione di allenamento. Numerosi sono gli sponsor sportivi che si sono fatti avanti per ingaggiarla ma María Lorena ha sempre rifiutato, sa che il prezzo per la firma di un contratto è la perdita della libertà e lei vuole continuare a correre senza pressioni con i suoi sandali e la sua gonna.
Glenda Oddi
