Image default
Arte & Cultura

Ivrea capitale italiana del libro 2022

Dopo Chiari e Vibo Valentia, rispettivamente nel 2020 e nel 2021, nel 2022 sarà Ivrea la capitale italiana del Libro. L’annuncio è arrivato direttamente dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini, spiegando le motivazioni per le quali la giuria ha scelto la città:

“Tra le altre proposte, tutte di qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura. […]  la straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico, ma come forza propulsiva del progetto di città capitale, come l’ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi”

La giuria che ha scelto la città era presieduta da Marino Sinibaldi, e le altre città finaliste erano: Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone. In un momento cruciale, di crescita per il mercato, come ha dichiarato il ministro:

“È un momento positivo per il libro e per la lettura. Finalmente dopo anni negativi ci sono dati di crescita numerica delle vendite. Credo che l’azione migliore sia di lavorare ad una crescita del numero dei lettori attraverso molte iniziative che funzionano le fiere dei libri, le feste, le campagne promozionali.”

E Ivrea ha accolto la nomina con onore e gioia, come dichiarato dal sindaco, Stefano Settori:

“Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro in cui abbiamo profondamente creduto. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota attorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo”

Altri articoli