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Giorgio Armani: il Re della Moda compie 85 anni

Nato a Piacenza l’11 luglio 1934, re Giorgio continua un percorso che da più di 40 anni lo vede protagonista dello stile e dell’eleganza in tutto il mondo.

Gli americani lo definiscono “astounding”, sbalorditivo, noi italiani lo chiamiamo semplicemente “Re Giorgio”. Giorgio Armani ha compiuto 85 anni l’11 luglio, ed ha mantenuto con successo costante nel corso di tutti questi anni il suo ruolo di protagonista assoluto delle passerelle internazionali.

Sono tante le storie su di lui e sulla sua carriera, iniziata nel 1975 con la presentazione di una prima collezione maschile a Pitti e arrivata subito nei guardaroba non solo di chi poteva permetterselo ma anche delle persone “comuni”. Aveva 41 anni quando ha fondato la sua maison: un vero e proprio salto nel vuoto, anche se dalla sua aveva tanta esperienza e una rete di contatti costruita negli anni, partendo dai Grandi Magazzini della Rinascente come vetrinista per arrivare a Nino Cerruti che gli aveva affidato il marchio Hitman.

Se piace a me, piace anche a te”: questo è il motto di Armani. Lo ripete da sempre ai suoi collaboratori più stretti, ai designer che lavorano con lui, agli amministratori delegati che l’hanno accompagnato, ai familiari e agli sconosciuti. Preciso, meticoloso, attento, ancora oggi fino all’ultimo istante, durante uno show, Re Giorgio controlla maniacalmente che ogni dettaglio sia a posto e sistema personalmente i capi addosso alle modelle prima dell’uscita in passerella.

Tutte noi che non volevamo portare vestiti scollacciati, stretti, sapevamo di trovare da Armani un guardaroba che non ci faceva sentire come degli oggetti sessuali” così Isabella Rossellini descrive lo stilista nel libro “Giorgio Armani. Il Re della Moda Italiana di Tony di Corcia. Erano gli anni ’80 e Armani aveva intuito per primo le nuove esigenze del mondo femminile, tra cui la necessità di un look più rilassato e pratico, da indossare in ogni momento, per sentirsi sempre eleganti ma al tempo stesso a proprio agio.

E proprio nel giorno del suo compleanno è arrivata la notizia che sarà lo stesso stilista a partecipare a settembre al prossimo Fashion Film Festival a Milano con il ruolo di direttore della giuria della kermesse, giunta alla sesta edizione. D’altra parte chi meglio di lui, che la passione per il mondo del cinema la coltiva da sempre. Armani è stato, infatti, tra i primi stilisti di moda a creare costumi per grandi film, intuendo il potere di fascinazione del cinema sul pubblico. L’inizio dell’avventura risale al 1980, anno in cui realizza gli abiti di Richard Gere e Lauren Hutton per American Gigolo, la pellicola di Paul Schrader che segnerà per sempre l’estetica degli anni Ottanta. Da allora, ha continuato a partecipare a numerose produzioni, soprattutto a Hollywood, contribuendo a esaltare, attraverso gli abiti, i caratteri dei personaggi: da Il cavaliere oscuro a Gli intoccabili, da Ocean’s Thirteen aipiù recenti Mission Impossible: Ghost Protocol e The Wolf of Wall Street.

Intanto, la sua moda e le sue aziende producono profumi, licenze, occhiali, intimo, mutande, calze, cravatte, case, alberghi e ristoranti. Negli anni Duemila chiude e apre nuove linee, inaugura la collezione di alta moda Giorgio Armani Privé, e dà vita ad Armani Silos, un museo nato in occasione dell’Expo milanese e dedicato a studenti e fashion victim che vogliono conoscere la sua storia in ogni piccolo dettaglio.

Giorgio Armani ha costruito tutto dal nulla, inventando un mondo di toni soft ed eleganti, come i suoi famosi blu, beige, grigi, le tonalità neutre, soffici, filtrate, e resistendo come unico vero marchio storico italiano.

Allora, buon compleanno di cuore Mr. Armani; le possiamo confermare che il suo motto è proprio valido: quello che è piaciuto a lei è stato davvero amato da tutti noi, e lo sarà ancora negli anni a venire.

Anna Rita Felcini

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