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I vasi canopi cosa sono

Come dicevamo negli articoli precedenti le viscere mummificate venivano conservate in contenitori chiamati vasi canopi.

Il loro nome deriva da una interpretazione errata verificatasi nelle prime fasi dell’egittologia.

Canopi infatti pare fosse il timoniere di Menelao il re spartano sposato con la bella Elena.

Poiché Canopo finì con l’essere adottato nel Delta sotto forma di brocca gli egittologi del XIX secolo ritennero che i quattro vasi che trovavano in molte sepolture fossero una rappresentazione di questa figura mitologica.

I primi vasi canopi erano contenuti dentro casse scavate nel calcare oppure in cavità quadrate scavate nel pavimento o nelle pareti delle tombe e avevano un coperchio piatto leggermente curvo.

Successivamente durante il primo periodo intermedio i coperchi lisci furono sostituiti da altri dalla testa umana ma fu una pratica di breve durata perché nel medio regno ciascun coperchio iniziò a rappresentare uno dei quattro figli di Horus.

Ogni organo venne così identificato con una divinità particolare che rivendicava la protezione di una dea specifica.

Gli intestini erano identificati con la dea con la testa di falco ed erano protetti da Serkhet, il fegato aveva il vaso con la testa umana ed era protetto da Iside, lo stomaco aveva la testa di sciacallo ed era protetto da Neith e i polmoni avevano la testa di babbuino ed erano protetti da Nefthi.

Benedetta Giovannetti

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