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I successi sportivi italiani del 2021

Ogni fine anno, è tempo di fare bilanci sui 12 mesi appena trascorsi; guardando allo sport italiano, il 2021 è stato, indubbiamente, trionfale.

Una quantità di vittorie come quest’anno è difficile da ritrovare nella nostra storia, e per questi numerosi successi si devono ringraziare soprattutto gli sport di squadra.

Su 16 campionati europei a squadre disputati nel 2021, ci siamo aggiudicati sette titoli continentali: indimenticabile la vittoria agli Europei di calcio della nazionale di Mancini (che poi ha mancato l’accesso diretto ai Mondiali) ma non è stata l’unica.

Nazionale maschile e femminile di pallavolo e di polo, nazionale femminile di softball e maschile di football americano: sei squadre per sei titoli europei, alcuni difficilmente pronosticabili.

Da aggiungere anche la vittoria europea della nazionale femminile di basket sorde. Per non parlare poi dei successi alle Olimpiadi e Paralimpiadi, dove abbiamo fatto incetta di medaglie, con record assoluto olimpico e secondo di sempre paralimpico.

A Tokyo 2020 abbiamo probabilmente vissuto il momento più emozionante di questa stagione, con gli incredibili ori di Tamberi nel salto in alto e di Jacobs nei 100 metri, a distanza di un quarto d’ora il 1° agosto, senza dimenticare l’impresa della staffetta maschile 4×100.

Notevole anche l’oro e il record mondiale nell’inseguimento di ciclismo su pista della squadra maschile. Nelle paralimpiadi indimenticabili l’ennesimo oro di Bebe Vio nella scherma e la tripletta nei 100 metri femminili amputati.

Poi c’è la vittoria di Colbrelli negli Europei di ciclismo in linea; di Ganna nel mondiale a cronometro maschile; di Balsamo nel mondiale in linea femminile; i 4 ori mondiali nel ciclismo su pista; un oro mondiale nella ginnastica artistica, nella ritmica e nel karate; la Diamond League di salto in alto vinta dall’inarrestabile Tamberi.

Non sono state vittorie ma risultati prestigiosi anche la conquista del pass olimpico del basket maschile dopo 17 anni, la finale persa di Berrettini a Wimbledon e la sua partecipazione al master di fine anno, e, successivamente, del giovane Sinner, che ha conquistato a sua volta 4 tornei.

Daniele Capello

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