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I simboli esoterici delle forze armate: LA GRECA

Il fascino della divisa poggia su simboli esoterici che si nascondono al suo interno. Ecco svelati i significati dei 3 simboli di cui spesso si ignora il significato. Un interessante studio psicologico su simboli e gradi in uso nell’Esercito Italiano fa chiarezza sui simboli che impreziosiscono e circondano di un alone di mistero, queste divise.

La divisa esercita il suo fascino, ma ci siamo chiesti cosa rappresentino i simboli presenti sulla divisa dell’esercito?

Ve ne sono tre: Stella, Torre e Greca. In questo articolo, facciamo luce sulla Greca, alla luce di un recente studio antropologico sull’utilizzo di questi simboli.

In precedenti articoli, abbiamo esposto il significato di Stella e Torre, trovate qui gli articoli sugli altri due simboli.

La divisa viene ad esprimere così un linguaggio universale, facilmente comprensibile da eserciti esteri, ampiamente visibile ed univoco. Questi simboli non solo arricchiscono la divisa, ma creano coesione all’interno dei vari gradi, così unificati sotto le stesse mansioni e responsabilità.

La greca (o meandro) è un segno grafico in uso sin dall’antica Grecia come fregio architettonico o elemento decorativo per vasi e ceramiche.

È composto da una linea continua ripiegata su se stessa a formare un motivo ripetuto. Per la specifica costruzione grafica, ha acquisito la doppia valenza simbolica di unità e di infinito.

In epoca napoleonica è stato acquisito dall’esercito quale distintivo, insieme alla stella, dei gradi dei generali.

La scelta simbolica della greca impone il generale quale figura di uomo superiore a tutti, in maniera assoluta. E gli affida il compito di unire, tenere insieme le varie unità dell’esercito. La struttura della greca infatti, simboleggia le mani del più alto grado di militare, che con le sue braccia, cinge ed unifica tutta l’arma sotto il suo comando. Egli risulta quindi mezzo di coesione e solidità di strategia d’azione, di spostamento e di solidarietà l’un gli altri.

D’ora in poi sicuramente sapremo a chi ci staremo rivolgendo quando di fronte avremo un esponente delle Forze Armate.

Marino Ceci

Foto:ilmessaggero.it

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