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Natura&Animali

I rapaci italiani

Il gruppo dei rapaci comprende numerose specie. Sono divisi in due grandi ordini, i Falconiformes e gli Accipitriformes: il primo comprende tutti i cosiddetti “falchi” mentre gli altri sono raggruppati nel secondo. In Italia nidificano 23 specie mentre altre 19 sono sono migratrici, svernanti o accidentali. Possiedono tutti artigli e becco adunco per la loro dieta tipicamente carnivora.

I Falconiformi sono caratterizzati da dimensioni medio-piccole e ali più appuntite: a distanza sono spesso difficili da identificare e ci si deve basare più sul tipo di volo che sui caratteri fisici. Le specie più comuni sono il Gheppio e il Lodolaio mentre alcune rischiano l’estinzione in Italia come il Lanario.

Gli Accipitriformi possiedono ali più arrotondate e sono di maggiori dimensioni. Hanno una più ampia differenziazione: ne fanno parte gli avvoltoi (https://www.fulldassi.it/riconoscere-gli-avvoltoi-italiani/) dalle grandi ali e volo lento e piatto, le albanelle dal volo leggero e struttura snella, i nibbi che hanno struttura simile a queste ma una tipica costa forcuta come le rondini, le aquile e le poiane oltre agli sparvieri che sono quelli di minori dimensioni e in certe occasioni possono essere scambiati per un falco. Nonostante il nome italiano alcuni falchi…non sono tali: il Falco di palude è infatti un’albanella mentre il Falco pecchiaiolo è simile alla Poiana e fanno entrambi parte degli Accipitriformi, così come il Falco pescatore che però è l’unico rappresentante di una famiglia diversa: i Pandionidi. Questo grosso rapace è l’unico specializzato nella pesca ed è in grado di catturare pesci di grandi dimensioni.

Daniele Capello

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