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Arte & Cultura

Grandi nomi della musica italiana al Teatro Greco di Siracusa

La stagione musicale estiva 2023 di Siracusa si prepara a essere una delle più importanti da 15 anni a questa parte, non solo della provincia ma di tutta l’isola.

Gli ultimi eventi di grande rilevanza nazionale ospitati nel territorio risalgono, infatti, al 2008, con il “Palalive” di Fontane Bianche, e, andando ancora più indietro, all’MTV Coca-Cola Live del 2005.

Quest’anno, il Teatro Greco di Siracusa si appresta a ospitare nuovamente alcuni tra i più rinomati personaggi della musica italiana.

Nei giorni scorsi erano già stati annunciati i nomi di: Giorgia, Zucchero, Carmen Consoli, Negramaro (il 19, 21 e 22 luglio) e Massimo Ranieri (25 agosto); a questi pare si aggiungeranno anche Il Volo e Biagio Antonacci.

Gli organizzatori e gli artisti sarebbero già in fasi di trattative avanzate, ma non sono ancora state rilasciate date ufficiali.

Il corposo calendario di eventi sta suscitando grande interesse ed eccitazione, ma non sono mancate le polemiche riguardanti l’utilizzo del sito per concerti di musica rock e pop.

«Il nostro è un teatro fragile e da circa 20 anni è sotto la lente di ingrandimento per capirne il livello di degrado» ha spiegato il direttore del Parco archeologico, Antonello Mamo. «Il problema, per quanto mi riguarda, non sono i Negramaro o gli altri cantanti, ma capire cosa vogliamo fare di un bene storico, oggi e domani. Il teatro greco di Siracusa è una scultura scavata nella roccia, mentre quello di Taormina – così come l’Arena di Verona – è una struttura costruita con la pietra.»

Di ben altro tono le dichiarazioni del sindaco Francesco Italia, che invece si è detto soddisfatto della fiorente economia del turismo sviluppatasi negli ultimi anni, che a suo dire: «ha consentito a tante famiglie di uscire dalla marginalità e di avviare delle attività. A sostegno di questa economia è necessario che ci siano attività che animino e promuovano il territorio sotto il profilo degli spettacoli e della cultura. Stiamo cercando di passare da un’economia basata sul polo industriale a una turistica.»

Italia e il suo entourage stanno lavorando a questa stagione sin dallo scorso da novembre: «Si chiama programmazione e Siracusa lo merita» ha ribadito con orgoglio.

Yami

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