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Facebook e la protezione delle elezioni USA 2020

Alexandra Ocasio Cortez ha recentemente annientato Mark Zuckerberg durante un’interrogazione per quanto riguarda la sicurezza e il fact checking delle sponsorizzazioni politiche di Facebook. Il termine “Annientato” non è usato per fare scena, in quanto le domande della Cortez hanno dimostrato come delle sponsorizzazioni mirate a livello politico potrebbero essere create mentendo, ma allo stesso tempo essere al di fuori dei controlli.

Mancando meno di un anno alle elezioni politiche americane del 2020, infatti, Facebook sta lavorando, ed è sotto controllo, per evitare un nuovo Russiagate come nelle Presidenziali del 2016. Così come può essere successo in molte altre elezioni, infatti, Facebook può essere usato per alterare facilmente l’esito delle elezioni, martellando determinati target di elettori con sponsorizzazioni mirate e mendaci.

Nello specifico, si è partiti andando ad analizzare account e gruppi di account che potrebbero essere stati creati per minare le elezioni, come hanno spiegato in un post ufficiale:

“Abbiamo rimosso quattro reti separate di account, pagine e gruppi su Facebook e Instagram, tre di loro sono nati in Iran e uno in Russia. Hanno preso di mira Stati Uniti, Nord Africa e America Latina. Abbiamo identificato queste campagne di manipolazione dopo indagini interne su comportamenti sospetti e non autentici legati all’Iran, nonché sul lavoro proattivo in corso prima delle elezioni statunitensi. Poi abbiamo rimosso queste reti in base al loro comportamento, non al contenuto pubblicato. Le persone dietro queste attività si sono coordinate tra loro e hanno usato account falsi per nascondersi. Abbiamo condiviso i nostri risultati con le forze dell’ordine”.

Hanno iniziato anche a controllare con maggiore solerzia le sponsorizzazioni dal punto di vista del fact-checking, per quanto, ed è quello che è emerso dall’interrogazione della Cortez, alcune associazioni garantite come “Fact Checkers” sono di dubbia provenienza (come un’associazione di suprematisti bianchi) e comunque non c’è garanzia contro una manipolazione martellante tramite sponsorizzazioni ovviametne false, ma senza prove a sostegno.

Domenico Attianese

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