Adesso, anche i più giovani potranno sentirsi più al sicuro, poiché con il via libera dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), sarà possibile la somministrazione del vaccino di Pfizer-BioNTech per la fascia d’età tra i 12 e i 15 anni.
Dal 3 giugno, infatti, le Regioni potranno somministrare dosi a tutte le fasce di età vaccinabili, anche presso le strutture aziendali, per cui, già 700 aziende si sono dette disponibili sul suolo italiano.
Il commissario straordinario all’emergenza Covid annunciava: “Il piano delle vaccinazioni include anche la classe degli adolescenti, quelli che vanno da 12 a 15 anni, con un bacino di circa 2 milioni e 300 mila giovani“.
Il 10 maggio, l’FDA (Food and Drug Administration – “Agenzia per gli alimenti e i medicinali”) ha già approvato i vaccini per gli adolescenti, e infine, sarà la volta dell’EMA e dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Per questa età sono raccomandati i vaccini a mRna. Negli Usa, si stanno facendo studi anche per i bambini più piccoli, quello che si sa, è che la risposta immunitaria è molto elevata, come ci si attende avvenga con un sistema immunitario ancora giovane, e la protezione dopo la prima dose è oltre il 90%, se non al 100%, dopo la seconda dose.
Per i ragazzi, al momento è prevista, quindi, la somministrazione di soli vaccini a mRna. L’indicazione, però, è un po’ difforme nei vari paesi europei.
Bambini e giovani adolescenti è noto che, si infettano meno, veicolando in misura inferiore il vaccino, anche perché hanno meno recettori sulle cellule epiteliali delle vie respiratorie superiori. Tuttavia, vi sono comunque varianti che hanno un’aumentata affinità per i recettori e un maggiore indice di contagiosità, così anche i bambini si infettano e possono essere una via di trasmissione, quindi, possono essere un importante serbatoio.
Si prospetta, quindi, un’estate più tranquilla, all’insegna del confinamento della pandemia.
Marino Ceci
