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Un supporto psicosociale per l’emergenza Covid-19

Il Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS promuove un progetto di fotografia, a scopo espressivo e terapeutico, destinato a tutti i pazienti in cura presso il Policlinico compresi loro familiari

“EmozZOOM: metti a fuoco le emozioni” è una delle proposte all’interno del contenitore #Nonseisolo, che racchiude una serie di iniziative realizzate dal Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Questo progetto sociale è destinato a pazienti ed operatori a sostegno dell’emergenza sanitaria Covid-19. #Nonseisolo: la tua foto ci parla di te vuole vuole contenere storie di vita, condividere emozioni, raccogliere testimonianze. Coinvolgere le persone nel racconto della loro esperienza significa aiutare a superare la difficoltà emotiva e psicologica, proprio mediante la testimonianza condivisa. È un potenziale emotivo da valorizzare perché consente di sostenere le persone in maniera straordinaria. «L’emergenza sanitaria, sociale e psicologica generata dal virus Covid-19 ha caratteristiche peculiari poiché non appare confinata entro una cornice temporale definita né determinabile – racconta Simonetta Ferretti, coordinatrice del Servizio – e questa condizione non ci consente di collocarci, a breve termine, al di fuori di un’area di allarme che ci restituisca sicurezza e fiducia». 

Obiettivo dell’iniziativa
Con la narrazione fotografica, possiamo avvicinarci non solo alla possibilità di elaborare una ri-significazione dell’evento ma ad una diversa dimensione di condivisione e socialità, considerati fattori protettivi verso il rischio di stress collegato ad eventi a forte impatto emotivo. In questi giorni stiamo assistendo ad una rivoluzione della socialità: le piattaforme online, i social ed i mezzi tecnologici, fino ad oggi spesso considerati ostacoli alla relazionalità ed al rapporto umano, sono gli unici strumenti digitali che permettono di mantenere attivi i rapporti personali, affettivi e lavorativi. Fotografare è anche un processo psicologico: aumenta la conoscenza di se stessi, la consapevolezza sugli eventi, sulle risorse personali e della comunità. Il progetto, in collaborazione con il fotografo Fabio Massimo Aceto, fotografo professionista e docente di Cinema e Produzione alla Scuola CINE-TV Rossellini di Roma, e con l’Agenzia di Comunicazione Globale Saatchi & Saatchi del gruppo Publicis, raccoglierà attraverso le immagini inviate dai pazienti del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e dai loro familiari – ma con possibilità di partecipazione anche per operatori e cittadini nonché di minori, purché con liberatoria firmata dai genitori – le emozioni, i vissuti, le speranze, i timori, i bisogni e le riflessioni legate al difficile momento che stiamo attraversando.

Vicini al paziente
È proprio durante questo momento storico che diventa fondamentale dare voce al senso di smarrimento di molti pazienti che si ritrovano nell’impossibilità di alimentare anche le loro risorse di socialità, già limitate dalla malattia. La partecipazione all’iniziativa #Nonseisolo: la tua foto ci parla di te è gratuita. Il tema delle fotografie da inviare è EmozZOOM: metti a fuoco le emozioni, liberamente declinabile in base all’interpretazione soggettiva. Ricordiamo che nella realizzazione delle immagini non sono richieste specifiche competenze tecniche o strumentazioni professionali.

Dove inviare le fotografie
Gli scatti possono essere inviati attraverso il website: www.nonseisolo.eu (alla pagina “Invia la tua foto”) e saranno visionati e valutati da un gruppo di esperti. Gli scatti saranno valutati non su base tecnica ma per la potenza comunicativa ed espressiva che sono in grado di veicolare rispetto alla tematica proposta. Il lavoro di tutti i professionisti coinvolti è a titolo gratuito. Con uno o più degli scatti selezionati, la Saatchi & Saatchi realizzerà una comunicazione no profit per veicolare il messaggio di forza e di speranza che l’Italia e gli Italiani tutti stanno mettendo in campo.

Francesco Fravolini

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