Lapislazzuli: caratteristiche ed usi

Il lapislazzulo è una delle pietre preziose considerate tali sin dall’antico Egitto e della Mesopotamia, la storia di questa pietra risale al V millennio avanti cristo al tempo in cui fu molto usata per la fabbricazione dei gioielli trovati nelle tombe faraoniche in Egitto.

E’ prevalentemente di colore azzurro intenso ma esistono anche alcuno campioni di colore più vicino al celeste a seconda della quantità di calcite, ed è costituito da una elevata concentrazione di Lazurite con altri minerali come la calcite e la pirite.

Nel buddismo è considerato uno dei sette tesori ed è equiparato alla coscienza di sé.

Era inoltre polverizzato e usato per creare il blu degli affreschi medievali.

In cristalloterapia si ritiene agisca perfettamente sulla zona della gola intervenendo sui problemi di laringe e sulle corde vocali, regola le ghiandole tiroidee e quelle endocrine…

Può essere usato anche per migliorare il ritmo cardiaco, interviene sulla circolazione, abbassa la pressione sanguigna e nelle donne aiuta a regolare il ciclo mestruale, contrastando la rigidità locale.

Inoltre riduce le vertigini e allevia l’insonnia.

Può altresì essere strusciato sulla pelle per ridurre i fastidi delle punture di insetti oppure messo in un bicchiere d’acqua e utilizzare quest’ultima per lavare gli occhi se questi sono colpiti da un’infezione.

Allevia le emicranie e i disturbi di attenzione, tenuta a contatto con il corpo.

E’ considerata perfetta per chi svolge lavori legati alla sfera del ragionamento e della saggezza, potenziando le capacità dell’intelletto.

A livello spirituale rende più consapevole di se stessi permettendo di accettarsi per quello che si è, riduce la rabbia repressa ma senza reprimerla.

Benedetta Giovannetti

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