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Velletri: ambiente e tradizioni locali

La seconda residenza di Ugo Tognazzi rivive nella memoria della popolazione di Velletri. Le tradizioni locali si rinnovano, in uno scenario ricco di fascino, grazie a esse, si riesce a mantenere alta la cultura locale.

Possiamo definire Velletri come la seconda residenza di Ugo Tognazzi.
La città rivive nella memoria della popolazione, mentre le tradizioni locali si rinnovano, in uno scenario ricco di fascino, grazie a esse, si riesce a mantenere alta la cultura locale.
La città dei Castelli Romani è situata all’incrocio con la via Appia, sulle diramazioni meridionali del Monte Artemisio.
Velletri è il centro più importante per quanto concerne la produzione di olio di oliva.

La storia
Le origini del centro castellano sono molto antiche: testimonianze archeologiche dimostrano la sua esistenza già ai tempi dei Volsci, quando la fiorente Velester (VI secolo a.C.) divenne un importante caposaldo contro l’espansionismo romano, finché nel 338 Furio Camillo non la sottomise e con il nome di “Velitrae” prese parte alle conquiste romane, tanto da meritarsi il titolo di Municipio ed ospitare sul suo territorio molte ville patrizie.
Dopo un periodo di decadenza, all’epoca delle invasioni barbariche, già nel XII secolo, la cittadina castellana divenne libero Comune e dovette lottare contro le mire delle famiglie baronali.
Nel 1849, infine, Garibaldi sconfisse nei pressi di Velletri le truppe Borboniche e nel 1875, fu nominato cittadino onorario.

Ambiente
Per chi ama passeggiare, il Monte Artemisio offre diverse possibilità a piedi, a cavallo o in bicicletta: il Maschio dell’Artemisio (812 metri), il Monte Peschio (925 metri), il Maschio D’Ariano (891 metri) passano dal fitto bosco ai massi di pietra lavica, da antichi ruderi ad affascinanti panorami. C’è anche il lago di Giulianello sul quale si affacciano due querce secolari.

Folklore
Le feste velletrane iniziano il 17 gennaio, in occasione della celebrazione di S. Antonio Abate, che prevede: una cavalcata storica per le strade della città, la corsa all’anello ed una suggestiva fiaccolata a cavallo.
A febbraio, c’è il carnevale popolare e ad aprile, per il Venerdì Santo, la processione del Cristo Morto, con figuranti in costume.
A maggio (prima domenica) si festeggia la Madonna delle Grazie, con solenne processione dei Ceri e il Giro podistico delle Vigne. In questo periodo, inizia anche la Primavera Musicale Veliterna. F

Francesco Fravolini

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