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Arte & Cultura

STOP. Testimonianza di una vittima di stalking. L’inizio di un approdo felice

Indimenticabile Stop   il libro di Eleonora Giovannini che fece parlare le tv nazionali sia della Rai che della Mediaset. Un libro denuncia, che appassionò conduttori televisivi come Paola Perego, che la volle con sè a più riprese, perchè per lei Eleonora era un esempio, una donna da ammirare per la sua forza.

Eleonora Giovannini, raccontata in silenzio da Alda Merini, la quale non soltanto le voleva vene, ma riscontrava in lei doti letterarie che a suo dire sarebbero nel tempo venute fuori. A parlare di Eleonora sono stati in tanti, dallo scrittore Fulvio Tomiza, all’attuale presidente dei critici letterari europeri Neria De Giovanni. La stessa Lara Cardella, nota scrittice e giornalista la intervistò, ( leggi l’intervista ) , evidenziandone la tenacia e la capacità di sapersi risollevare da condizioni brutali come la violenza subita. In seguito intervistata da Magalli, da Pierangelo Sapegno, da Barbara D’Urso e da altri nomi noti della televisione e del giornalismo italiano, ha continuato il suo percorso personale di riappropriazione della vita, ma anche letterario. Incessanti le sue pubblicazioni, come Quel manicomio chiamato facebook, con la prefazione di Alessandro Cecchi Paone; le donne e il dolore; per non parlare dell’ultima uscita Io e Alda Merini, uno dei più venduti su Amazon. Eppure le sorprese non finiscono qui, perchè i libri di Eleonora Giovannini saranno tradotti all’estero, in inglese, spgnolo, cinese. Un cerchio felice che iniziò proprio con Stop, riproposto nella sua nuova veste con la sua seconda edizione.

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Il caso Eleonora – scriveva Alda Merini – è il caso di tutte le donne che sanno scrivere. Vengono odiate e combattute, ma rimangono comunque grandi.

Una descrizione che già anni fa anticipava le sue sorti di donna amata quanto detestata, per via forse di quella sua determinazione percepita da molti come presunzione. Succede, quando una vittima rinasce e sfodera gli artigli per difendere se stessa, per nutrire il suo patrimonio rincorso per troppi anni e finalmente raggiunto: l’autostima. Un’autostima che può permettersi di volare, quando ad accompagnarla è anche il talento.

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Fabio Bastianellih

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