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Stephen Hawking e le sue paure del futuro

Una minaccia per il futuro secondo Stephen Hawking? Superuomini, ossia uomini geneticamente modificati. Questa è una delle preoccupazioni del geniale scienziato, rivelata nel suo ultimo libro, pubblicato dopo la sua morte.

L’ipotesi di Hawking, posto che l’umanità riesca a sopravvivere ai suoi attuali problemi, ossia i disastri provocati dal riscaldamento globale, la crisi della società per com’è attualmente concepita e le guerre, riguarda i problemi futuri. Problemi che potrebbero essere causati dal futuro sviluppo dell’editing genetico.

L’editing genetico, secondo Hawking, sarebbe rischioso per la sua possibilità, un giorno, di produrre degli uomini superiori a quelli attuali, dei super uomini. Il che, combinato con il problema delle intelligenze artificiali avanzate, un altro grave problema secondo lo scienziato, porterebbe ad un potenziale disastro in futuro.

Tutto questo, Hawking lo esprime nel libro “Brief Answers to the Big Questions”, che rivela quali sono le preoccupazioni degli scienziati. E il primo è l’editing genetico, la possibilità di poter operare sugli embrioni degli esseri umani, così da creare umani migliori. Perfetti o, addirittura, potenziati. Come scrive Hawking nel suo libro, infatti: “Alcune persone non saranno in grado di resistere alla tentazione di migliorare le caratteristiche umane come la dimensione della memoria, la resistenza alle malattie e la lunghezza della vita.

E cosa succederà quando sempre più uomini saranno potenziati? Cosa succederà quando gli uomini “naturali” saranno sempre meno, svantaggiati nei confronti dei loro fratelli geneticamente modificati? Una combinazione destinata a portare al conflitto, questo è quello che Hawking prevede.

E insieme all’editing genetico c’è la minaccia dell’intelligenza artificiale. Hawking si era già preoccupato, in passato, dell’utilizzo di armi autonome, senza un diretto controllo degli esseri umani per raggiungere il bersaglio. Per ora possono fare questo, ma cosa potranno fare in futuro? Considerando che già gli esperimenti sulle IA sono stati, a volte, fonte di risultati quantomeno curiosi o inaspettati, forse è davvero un bene rallentare. Prendere un bel respiro e pensare bene a quello che facciamo. E che sia fatto, come sperava Hawking, con etica e morale.

Domenico Attianese

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