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L’arte con gli occhi dell’Alzheimer

Nonostante nel nostro Paese l’età media si alzi costantemente, sempre più spesso si tende a considerare gli anziani come un peso o peggio a dimenticarli, parcheggiandoli in ospizi e case di cura.
Per questa ragione i due fotografi professionisti, Bruno De Martin e Roberto Volpin, hanno dato vita al progetto “Ogni vita è un capolavoro” con l’Istituto per servizi di ricovero e assistenza agli anziani (Israa). I protagonisti sono gli over 65 e i malati di Alzheimer della casa di riposo Menegazzi che sono stati scelti in base alle loro fisionomie e alle loro attitudini come modelli per rivisitare in chiave diversa, famosi quadri della storia dell’arte dal Quattrocento: Leonardo, Caravaggio, Modigliani, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Frida Kahlo e Van Gogh.
Mettere al centro la persona, troppo spesso invisibile nella moderna società, con i suoi problemi, le sue sconfitte e anche i successi; già il titolo “Ogni vita è un capolavoro” intende ridare dignità a questi individui. L’idea risale al 2017 quando si tenne la prima edizione dell’Alzheimer Fest a Gavirate e si è sviluppato tra giugno e agosto 2018 presso l’ospizio Menegazzi.
Per riprodurre le opere sono stati utilizzati accessori e oggetti di recupero oltre ad abiti di scena prestati da una compagnia teatrale. Un esempio interessante è l’acconciatura dei Duchi  di Urbino di Piero della Francesca, realizzata con una conchiglia, una spugna, lana pigna e nastro.
Le opere d’arte rivisitate sono 33, nelle quali i modelli over 65 sono stati 41.
La mostra itinerante ha avuto come prima tappa il Palazzo dei Trecento a Treviso, dove si è conclusa lo scorso 8 dicembre, ma proseguirà in nuove città italiane nel 2020. Per conoscere sempre in maniera tempestiva le nuove date e destinazioni lasciamo il link alla pagina Facebook dedicata

Riccardo Pallotta

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