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Spaccio di droga, esponenti dei Casamonica e degli Spada arrestati in Molise

Smantellato un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti che costituiva una vera piaga per il Molise ed in particolare per la Provincia di Isernia.

Infatti i sei arrestati, tutti avente per cognome “Casamonica o Spada”, gestivano due fiorenti attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana nel centro storico di Isernia e in Venafro. Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Fucci, dirette dal Sostituto Iannitti, condotte del Nucleo Investigativo Carabinieri di Isernia e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Venafro, alle dipendenze del Comandante Provinciale Ten. Col. Gennaro Ventriglia, si sono sviluppate attraverso mesi di meticolosi appostamenti ed intercettazioni anche visive, che hanno consentito di accertare anche che tra gli assuntori vi erano diversi studenti minori e che gli indagati, nell’effettuare l’attività di spaccio, spesso, portavano con loro i propri figli anche in tenera età, a qualsiasi ora del giorno e della notte, per evitare i controlli. L’operazione è stata portata avanti con l’ausilio di unità specializzate per la ricerca di stupefacenti del Nucleo Cinofili dell’Arma di Chieti, elicottero del Raggruppamento Carabinieri di Pratica di Mare e personale appartenete a tutto il Comando Provinciale, ed ha portato all’arresto di Pino Spada e la consorte Anna Norma Spada, Giuseppe Spada (figlio di Pino e Anna Norma) e la consorte Eleonora Casamonica, Enrico Spada e la convivente Giovannina Spada. Eleonora Casamonica risulta essere la figlia di Ferruccio Casamonica (quest’ultimo elemento di spicco del “clan Casamonica” operante proprio nella Capitale, arrestato nel mese di luglio scorso a Roma per tentato omicidio, rapina ed estorsione). Durante le indagini è emerso anche il potenziale intimidatorio del gruppo. Infatti uno degli assuntori, dopo aver reso dichiarazioni indizianti agli inquirenti, è stato malmenato e minacciato di morte, da alcuni degli indagati, all’interno di un esercizio commerciale del centro di Isernia, al fine di fargli ritrattare le dichiarazioni; l’uomo ha trovato il coraggio di denunciare subito l’accaduto agli inquirenti. Mentre un secondo testimone assuntore, accompagnato fisicamente da Pino Spada presso Palazzo di Giustizia, veniva costretto a depositare presso la Procura di Isernia una denuncia contro i Carabinieri in cui affermava, falsamente, di essere stato obbligato dai militari a dichiarare di aver acquistato sostanze stupefacenti dagli arrestati.

Stefano Venditti

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