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SABRE: il motore del futuro

Alta potenza e leggerezza in un motore che supera il muro del suono.

Nel mondo dell’economia globalizzata le aziende investono fortemente nella ricerca legata alle nuove tecnologie e nei trasporti, elementi fondamentali per la loro stessa sopravvivenza. Un’importante svolta è arrivata grazie all’industria Reaction Engines Limited che ha creato una nuova tipologia di motore denominato SABRE (Synergistic Air-Breathing Rocket Engine) che risulta essere in grado di oltrepassare i 6000 km all’ora e di essere al contempo eccezionalmente economico, può quindi superare in velocità il MACH 5,5. Si tratta di un motore a razzo a ciclo combinato nel quale il vero elemento di innovazione è dato dalla presenza al suo interno di uno scambiatore che ne abbassa la temperatura in maniera molto rapida ed efficace e funziona attraverso un processo innovativo. Infatti invece di immettere ossigeno liquido da un serbatoio va ad agire sull’aria calda del motore, facendola passare rapidamente da una temperatura superiore a 1000°C a una inferiore a -150°C, permettendo così di impiegare l’ossigeno dell’atmosfera. A seguito di tale processo di raffreddamento dell’aria essa viene compressa ulteriormente e immessa nella camera di combustione dove si infiamma una volta miscelata con l’idrogeno. Tale processo di pre-raffreddamento permette al motore di garantire grande potenza anche ad alte quote e a grande velocità, inoltre l’abbassamento della temperatura operato grazie all’impiego di idrogeno liquido permette di impiegare leghe metalliche particolarmente leggere garantendo così minor peso all’intera struttura in cui il motore è inserito. Al contrario del motore con ciclo ad aria liquefatta (LACE) il SABRE non liquefa l’aria ma la raffredda soltanto. Le alte prestazioni del SABRE lo vedono efficacemente impiegabile per progetti aereospaziali, potrà quindi rappresentare una nuova importante risorsa per l’esplorazione dell’universo.

Glenda Oddi

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