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Scelti i finalisti del Premio Amnesty International Italia

Lo scorso 27 marzo sono stati resi noti i brani e i relativi artisti, scelti come finalisti per il Premio Amnesty International Italia 2021. Questo premio musicale è stato istituito nel 2003 nel contesto del Festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” che viene organizzato ogni anno dal 1998 dalla sezione italiana della nota ONG che si occupa del rispetto e la difesa dei diritti umani nel mondo. Oltre al Premio per i big della canzone è stata creata una sezione dedicata agli esordienti. I temi delle canzoni presentate devono essere inerenti ai valori di Amnesty e focalizzati su uno dei diritti elencati dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani.
Le canzoni sono selezionate dai membri dell’Associazione Voci per la Libertà e la Sezione Italiana di Amnesty International.
Per questa edizione sono stati selezionati i seguenti artisti coi loro brani:

– Eugenio Bennato con “W chi non conta niente” (Bennato)
– Samuele Bersani con “Le Abbagnale” (Bersani)
– Coma_Cose feat. Stabber con “La rabbia” (Mesiano / Zanardelli / Tartaglini)
– Fulminacci con “Un fatto tuo personale” (Uttinacci / Dezi / Mungai / Uttinacci)
– J-Ax feat. Paola Turci con “Siamesi” (Aleotti / Anania / Del Pace / Turci / Bonomo / Chiaravalli / Garifo)
– Levante con “Tikibombom” (Lagona)
– Francesca Michielin e Måneskin con “Stato di natura” (Michielin / Levy / Michielin )
– Negramaro “Dalle mie parti” (Sangiorgi)
– Chadia Rodriguez feat. Federica Carta con “Bella così” (Crdarnakh / Ettorre / Gianclaudio / Fracchiolla / Dagani)
– Yo Yo Mundi con “Il silenzio che si sente” (Archetti Maestri).
La premiazione avverrà nella prossima edizione del Festival, la ventiquattresima, che si terrà dal 23 al 25 luglio a Rosolina mare (RO). Per la sezione esordienti il termine ultimo per l’iscrizione al Premio è il 3 maggio. Il vincitore dell’ultima edizione è stato Nicolò Fabi con la sua “Io sono l’altro“; negli anni precedenti si sono imposti altri grandi artisti come Francesco Guccini e Ivano Fossati.

Daniele Capello

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