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Nuove scoperte sui pesci volanti

I pesci sono un gruppo di animali eterogeneo ma con alcune caratteristiche tipiche: la presenza di scaglie e pinne, la respirazione tramite le branchie e lo stretto legame con l’acqua.

Sono i primi vertebrati a essere comparsi sul pianeta e da loro si sono evoluti prima gli anfibi e poi le altre classi. Attualmente, rappresentano la metà delle specie di vertebrati conosciute.

Se è risaputo che i pesci nuotano, alcuni di loro hanno evoluto la capacità di “camminare” fuori dall’acqua, saltellando come fanno i Perioftalmi (*LINK), mentre altri sanno “volare”: i cosiddetti, Pesci volanti.

Questi pesci sono rappresentati da una cinquantina di specie, comprese nella Famiglia Exocoetidae. Alcune di queste vivono nel Mediterraneo e vengono avvistate regolarmente anche nei mari italiani, specialmente nel Santuario dei Cetacei Pelagos.

Nonostante il nome, questi pesci non sono in grado di volare come gli uccelli o altri animali dal volo attivo, in realtà, sono capaci di compiere dei lunghi balzi, sfruttando le ampie pinne pettorali e la coda asimmetrica.

Uno studio cinese del 2013, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, ha scoperto che questo particolare adattamento è abbastanza recente, in quanto, le più antiche evidenze fossili risalgono al Triassico medio (245-228 milioni di anni fa).

Questi resti appartengono ad animali del gruppo Thoracopteridae ed evidenziano un ampio areale per questo gruppo, presente anche in Italia, con conseguente scambio biologico rilevante tra gli antichi mari europei e quelli asiatici. Inoltre, rivelano che dopo la grande estinzione del Permiano-Triassico, il ripristino degli ecosistemi fu più rapido del previsto.

Per approfondire:
https://www.researchgate.net/publication/232766233_A_new_stem-neopterygian_fish_from_the_Middle_Triassic_of_China_shows_the_earliest_over-water_gliding_strategy_of_the_vertebrates

Daniele Capello

foto: wikipedia

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