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L’Ornitorinco, una specie unica nel suo genere

L’Ornitorinco (Ornithorhynchus anatinus) è una specie talmente bizzarra che quando gli scopritori, alla fine del ‘700, spedirono una sua pelle alla comunità scientifica europea, fu considerata dagli zoologi un falso, ottenuto montando parti di diversi animali. La specie divenne poi conosciuta presso il grande pubblico dopo un articolo del National Geographic del 1939.

Le peculiarità che rendono l’Ornitorinco fisicamente particolare sono molte: è un mammifero, ma possiede un becco simile a quello delle anatre (da cui il nome generico Ornithorhynchus che in latino significa “becco d’uccello” mentre anatinus deriva da “anatra”); insieme agli Echidna (che fanno parte dello stesso Ordine, i Monotremi) è tra i pochi mammiferi che depongono uova ed è in grado di individuare sorgenti elettriche tramite appositi recettori (Elettrolocazione); possiede degli speroni velenosi nelle zampe posteriori; ha una diversa conformazione delle zampe che escono laterali come nei rettili e non sotto il corpo come nei mammiferi; ha 10 cromosomi sessuali invece dei due presenti nella maggior parte dei mammiferi.

Oltre a queste caratteristiche gli Ornitorinchi, come gli Echidna, hanno altre piccole differenze rispetto agli altri mammiferi: una diversa conformazione delle ossa dell’orecchio e un numero extra di ossa nella spalla.

E’ una specie carnivora, legata ai corsi d’acqua e prevalentemente notturna; vive nell’Australia orientale e in Tasmania ed è considerato NT cioè “Prossimo alla minaccia” dallo IUCN, per il suo limitato areale di distribuzione e per il potenziale rischio di inquinamento delle acque.

Daniele Capello

Riferimenti

Pagina dello IUCN

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