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Muore Salvo Cosentino, ma non la sua arte

Salvo Cosentino era un attore di teatro catanese che considerava l’arte un’occasione per vivere nonostante la malattia che gli impediva di respirare.

La chiamava ” visita inopportuna” quella che, da incontro imprevisto, si è poi rivalato un compagno di viaggio da lasciare entrare senza inutili opposizioni. Fibrosi polmonare ideopatica è il nome della malattia che, se per molti viene subìta inesorabilmente, per Salvo è stato un colore che tra i primari non esiste, per ridisegnate se stesso nel panorama dell’esistenza, ma anche in quello del palcoscenico, dove recitava con la sua bombola di ossigeno. Non solo forza e determinazione, ma anche talento.

La vita finchè hai un attimo di respiro è vita. E’ un dono unico“, dichiarava sia agli amici che attraverso la sua stessa arte.

Proprio il giorno di San Valentino era stato chiamato per un trapianto al polmone. Era felice, perchè finalmente avrebbe potuto vivere senza sondino. Fino a ieri tutto sembrava essere andato per il verso giusto, poi qualcosa ha assecondato la sua naturale ironia che manifestava sorridendo ogni mattino. Ringraziava Dio per ogni spruzzo di ossigeno donato ai suoi polmoni. Ironia nella vita e ironia nella morte, se ne è andato lasciando increduli tutti coloro che lo amavano. Comprea la sua amica Monica Capasso, anche lei in lotta contro la malattia e che lo sosteneva durante i momenti antecedenti il trapianto.

Lo ricordiamo in questa intervista, in questi tratti di parole in cui ci si ferma ad ascoltare, a imparare il senso dell’esistenza da un uomo che si prendeva gioco del male, perchè la vita era per lui meravigliosa, come di certo lo è ora, fuori dal mondo, sopra la vita, oltre.

“Visita inopportuna” è stata la morte. E forse lui intimamente lo sapeva, per questo la sfidava vivendo, con un dialogo a tu per tu sottile. Si ritenga possano essere un monito a tutti gli ammalati le sue parole preziose:

Bisogna essere guerrieri e vincere la morte. E io voglio vincere” .

Ascolta l’intervista

Eleonora Giovannini

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