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QUELLO CHE NON SAPEVAMO SUL MOVIMENTO: LE COMPONENTI DEL MOTO

Le auto o le imbarcazioni si muovono secondo precisi movimenti

Pare ovvio quanto il cavallo bianco di Napoleone che l’auto o una barca, in quanto mezzi di locomozione, debbano muoversi, portandoci da un punto A ad un punto B. Eppure questi mezzi seguono precise leggi della fisica nell’adempiere alla propria missione principe: lo spostamento

La locomozione su mezzi comprende, oltre al progredire o regredire, tre termini dell’auto: il rollio, l’imbarcata ed il beccheggio.

Questi tre movimenti sono tra più importanti della scocca di un’automobile o del corpo di un’imbarcazione; essi indicano tre diversi moti rotazionali, rispetto agli assi di rotazione di un veicolo: quello longitudinale, quello trasversale e quello verticale.

IL ROLLIO
Questo termine definisce il moto di oscillazione di un’automobile intorno al proprio asse longitudinale. In altre parole, descrive la tendenza di un’auto ad inclinarsi lateralmente, mentre si affronta una curva, rispettivamente, verso sinistra, quando si affronta una curva a destra e verso destra, quando si affronta una curva a sinistra.

IL BECCHEGGIO
A differenza della situazione precedente, in questo caso, l’oscillazione avviene intorno all’asse trasversale. Ossia, l’inclinazione in avanti che si verifica in caso di frenata e l’inclinazione all’indietro, durante l’accelerazione. Tale moto può essere minimizzato o ridotto, se l’auto dispone di sospensioni più rigide, oltre chiaramente, quando si mantiene una velocità più moderata.

L’IMBARDATA
Ultimo termine, l’imbardata, cioè, l’oscillazione dell’auto intorno al proprio asse verticale.
In questo caso, parliamo di un fenomeno strettamente collegato all’angolo di sterzo, dato dalle ruote anteriori e all’aderenza generale degli penumatici. Tale moto è più evidente in aeronautica e si verifica a causa di una maggiore forza del vento o per un errore di manovra.
Il moto, dal latino motus, movere, muovere, è un codice di fisica tutto da analizzare e suddividere in più segmenti vettoriali: con la conoscenza di queste tre componenti sarà più agevole studiarlo da vicino, e sarà sicuramente più semplice superare una situazione di imbarazzo, causata da manovre poco “fluide”, spiegando con un excursus intellettualistico, che cosa è avvenuto in questo movimento poco scorrevole. Avanti tutta!

Marino Ceci

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