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Il meraviglioso mondo delle tartarughe terrestri: cura e nutrizione

La tartaruga, con quel suo aspetto goffo e simpatico che la rende irresistibile, è probabilmente uno degli animali più amati da adulti e bambini, ma non sempre chi ne possiede una è in grado di prendersene cura correttamente.

Sono molti gli errori che si possono commettere nel cercare di gestire questo splendido rettile a sangue freddo, tanto autonomo quanto bisognoso di cure, primo fra tutti una scorretta e inadeguata alimentazione.

Non bastano certamente «due foglie di lattuga», come intona una popolare canzoncina, per nutrire correttamente una tartaruga terrestre; la sua dieta deve essere il più possibile varia e diversificata, basata sul giusto equilibrio di fosforo e calcio. Sono, dunque, adatte determinate erbe di campo (dal trifoglio al tarassaco), particolari tipi di frutta (mela, melone, more, fragole e anguria), fiori (soprattutto l’ibisco), e la verdura fresca mista ad ortaggi (radicchio, indivia, lattuga romana, zucchine e carote). Se la tartaruga si trova in giardino è possibile, inoltre, fornire settimanalmente anche dell’osso di seppia, propedeutico alla fortificazione del carapace.

Da evitare, però, assolutamente latticini, agrumi e carne, perché non soltanto le tartarughe non posseggono gli enzimi necessari per digerire latte e derivati, ma un eccessivo apporto proteico può portare alla piramidalizzazione degli scuti, generando nell’animale malattie di diverso tipo. Da abolire, poi, gli spazi angusti: la tartaruga ha bisogno di un adeguato spazio per camminare e deporre le uova (se femmina).

Il recinto dovrà, quindi, essere dotato di reti protettive, adeguati spazi all’ombra e al sole, e di sottovasi pieni di acqua, sempre pulita, per permettere all’animale di rilassarsi e dissetarsi.

Fondamentale, infine, solo per le tartarughe in perfetto stato di salute, il letargo invernale; la condizione climatica ideale oscilla tra i dieci e i quattro gradi.

Non è possibile sapere con esattezza se le tartarughe siano in grado di provare affetto, ma certamente sono in grado di riconoscere istantaneamente la persona che se ne occupa tutti i giorni, divertendosi a comunicare il loro apprezzamento nei modi più svariati e originali possibili.

Ambra Belloni

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