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Il cannone del Gianicolo è una pagina della storia di Roma

La testimonianza storica è da ammirare su uno dei sette colli di Roma dove il turista può ammirare un affascinante paesaggio della Città Eterna. Il cannone spara a salve, ogni giorno alle ore 12, trasformando la giornata in un momento davvero indimenticabile 

Il cannone del Gianicolo è una testimonianza della storia di Roma da non perdere, ben posizionato in uno dei sette colli di Roma (colle Gianicolo) dove possiamo godere di un affascinante paesaggio della Città Eterna. Se il turista si affaccia dalla loggia della piazza del Gianicolo vede davanti ai suoi occhi il Colle Aventino mentre quando abbassa lo sguardo ammira il fiume Tevere che si snoda lentamente nel centro abitato della città. Appena arrivati al Gianicolo il visitatore resta incantato quando vede il cannone che spara a salve, ogni giorno alle ore 12, trasformando la giornata in un momento davvero indimenticabile. C’è molta storia dietro a questa tradizione di Roma. La Città Eterna è un meraviglioso contenitore storico dove possiamo conoscere diverse sfaccettature della cultura di un popolo. Con il passare degli anni è divenuto un momento magico del giorno da vivere con grande emozione. Il cannone del Gianicolo, situato nella vetta del colle, sotto la statua di Garibaldi, fu portato il 24 gennaio 1904. Il rumore dello sparo, nei giorni in cui la città è meno rumorosa, arriva fino al quartiere Esquilino. La cannonata a salve di mezzogiorno fu introdotta da Pio IX nel 1847, per conferire uno standard alle campane delle chiese di Roma, al fine di evitare che suonasse ognuna il mezzogiorno del proprio sagrestano. Nella Città Eterna, come possiamo notare, la religione influenza costantemente le decisioni della popolazione. Il cannone si trovava all’interno di Castel Sant’Angelo, da dove venne spostato, nel 1903, a Monte Mario, per qualche mese, per essere posizionato successivamente al Gianicolo.

L’uso non fu interrotto dall’Unità d’Italia ma dalla guerra. Fu ripristinato il 21 aprile 1959, per il 2712º anniversario della fondazione di Roma. Il nome del colle Gianicolo deriverebbe dal dio Giano che avrebbe fondato un centro abitato conosciuto con il nome di Ianiculum. Quando leggiamo la storia di Roma scopriamo quei misterioso intreccio storico tra i latini e le divinità del passato. Sul Gianicolo esisteva solo un sacello dedicato al figlio Fons o Fontus. Era presente un piccolo centro abitato (Pagus Ianiculensis) situato ai piedi del colle nel quartiere di Trastevere, corrispondente all’attuale piazza Mastai. Situato sulla riva destra del Tevere, in territorio originariamente etrusco, il colle sarebbe stato occupato e annesso a Roma da Anco Marzio, che l’avrebbe fortificato e collegato alla città tramite il Ponte Sublicio. Su questo ponte doveva passare l’antica strada che attraversava il colle, proveniente dall’Etruria, divenuta in seguito la Via Aurelia. Nel 477 a.C. i Veienti, dopo aver sconfitto i Fabii nella battaglia del Cremera e l’esercito romano, condotto dal console Tito Menenio Agrippa Lanato, stabilirono un fortilizio sul Gianicolo, da dove partivano per razziare la campagna romana.

Francesco Fravolini

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