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Finanza e Covid, i danni ai dividendi

La Finanza non è un mondo esente dal Covid 19, come hanno dimostrato i risultati del secondo trimestre del 2020. In questo periodo, infatti, a livello mondiale, i dividendi sono calati del 22%. Una media mondiale, più alta in Europa, a causa dell’effetto della pandemia sulle aziende (effetti che hanno salvato la vita di migliaia di persone, però).

La notizia è frutto di un rapporto della società Janus Henderson Investors. Secondo i risultati dello studio i dividendi sono crollati nel primo trimestre di 108,1 miliardi di dollari e poi a 382,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre. Un crollo tale non si vedeva dai tempi della crisi economica globale.

In particolare, l’Europa è stato il continente messo peggio, con un calo del 45% dei dividendi. Tra gli stati, il Regno Unito ha fatto peggio, con un crollo del 54%. E, ancora in Europa, nella sola Francia, le società del Cac 40 hanno registrato una perdita netta di 400 milioni di euro, a dispetto dei profitti miliardari dell’anno precedente.

Tra i settori più colpiti, ovviamente, ci sono stati quella della finanza pura e quelli dei consumi ciclici, ossia tutto quel sistema economico terziario non essenziale paralizzato dalla pandemia. Non a caso, infatti, altri settori come la salute e le comunicazioni non hanno subito danni da questa pandemia.

Alla fine dell’anno, lo stesso studio della Janus Henderson Investors, prevede per il 2020 un calo che va dal 17% al 23%. Una perdita intorno ai 1.100 miliardi di dollari.

Domenico Attianese

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