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Dove sono i razzisti?

A Marina di Montemarciano, nella provincia di Ancona, da poco è stato aperto un autolavaggio. La cosa salta subito all’occhio, dato che si trova sulla Statale e che da lontano  primeggia un grosso cartello giallo con evidente il prezzo: dieci euro, pulita dentro e fuori.

Prima che esali una universale esclamazione di stupore, occorre precisare che non è un lavoro aperto da persone italiane, bensì da Egiziani, un gruppo di giovani che si è ingegnato e che ha trovato, a suon di fatica, un modo per vivere. Naturalmente c’è già il pienone  a tutte le ore di tutti i giorni, pure quelli festivi.

E a noi Italiani che pretendiamo il lavoro sicuro, ma anche dignitoso, con ferie, permessi, malattie, tredicesima e quattordicesima, non mancherà occasione di presentarci con la nostra auto insulsa per quella cifra, perchè siamo pigri e non ci va di pulirci la macchina da soli, così come ci scoccia farlo fare ad un prezzo esilarante.

Una notizia, questa, che merita le dovute attenzioni e che ci regala in un certo senso il piacere di renderci conto che non tutti gli stranieri sono potenziali criminali, così come non tutti gli stranieri vengono in Italia per farsi mantenere, per usare un’espressione alla portata di tutti.

Così, accanto ai Cinesi che hanno riempito le nostre case di oggetti e abiti da loro prodotti, adesso abbiamo pure la possibilità di farci lavare la macchina.

Tutto sommato cosa unisce le persone di etnia diversa? L’amore o l’utilità? Cosa trasforma il pregiudizio in occasione? L’altruismo o il tornaconto? Labili restano le nostre percezioni, perchè se incontriamo un Nigeriano nell’autobus, forse ci giriamo dall’altra parte, mentre se lo troviamo a lavare macchine a diceci euro, lo salutiamo pure e magari ci facciamo anche una chiacchierata con lui. Dunque cosa rende una persona negativa o positiva?

Eleonora Giovannini

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