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Cresce la rete di medici che ha a cuore il giuramento di Ippocrate

Ambulatori specialistici in quasi tutte le regioni d’Italia.

Il complesso progetto di cui si sono resi ideatori e realizzatori i medici, che hanno ancora a cuore il giuramento di Ippocrate, è nato in tempi in cui l’ha fatta da padrone il Covid 19. Una situazione che è andata di pari passo con certa gestione e certa narrazione. In questa congiuntura è nato il movimento Ippocrate.org che raggruppa una rete internazionale di medici, ricercatori, operatori della sanità e operatori nel sociale. “Il Covid 19 – è l’equipe di Ippocrate.org a dire – ha messo e continua a mettere in evidenza tantissime contraddizioni del mondo moderno, non solo nel campo medico e della scienza, ma anche nell’ambito economico, sociale e finanziario”.

“Il panorama caotico e contraddittorio che si presenta – proseguono i medici di Ippocrate.org – ha indotto diversi livelli di potere a fornire risposte “non risposte”; mentre da più parti, commentatori politici, giornalisti, filosofi, esponenti di partito, rappresentanti di organismi internazionali hanno ripetutamente dichiarato che dopo questa pandemia “niente potrà essere più come prima”. Il punto su “cosa dovrà cambiare” è il nodo della matassa.

“Abbiamo assistito, – si legge nella pagina web istituzionale www.ippocrateorg.org – con accenti diversi in relazione al luogo geografico, alle reazioni scomposte del mondo scientifico cosiddetto ufficiale. Illustri rappresentanti della medicina, delle varie branche della ricerca, virologi, immunologi, epidemiologi e via dicendo, spesso in contrasto fra di loro, ma concordi in un aspetto. E cioè nel contrapporsi ad altri loro colleghi che, tra mille difficoltà, sul campo, ricercavano una soluzione concreta di fronte al dramma umano e intraprendevano alcune terapie per poter salvare vite”.

C’è stata quindi una frangia di medici che, citiamo testualmente, “non accettavano di lasciare il paziente intubato con la sola somministrazione di ossigeno soltanto perché non arrivavano precise direttive dall’alto”. E di conseguenza questi medici hanno preso decisioni, facendo valere la loro conoscenza clinica della patologia, cosa che ai livelli superiori non è stata presa in considerazione. Dichiarazioni di fuoco su cui le rivelazioni che si stanno susseguendo in questi tempi, sembrano gettare una luce di conferma. 

Una pagina della nostra storia densa di interrogativi che hanno condotto i medici di Ippocrate.org ad un salto “quantico”. Vale a dire all’individuazione di un percorso che deve necessariamente passare – secondo il gruppo di Ippocrate.org “dal cambiamento delle istituzioni che governano il mondo medico scientifico, dei rapporti tra la ricerca e la medicina clinica, dell’autonomia di valutazione degli organismi internazionali, regionali e nazionali della sanità”. Un cambiamento di paradigma che deve necessariamente mettere o rimettere al centro il diritto della persona a conservare la propria salute ovvero il diritto alle cure mediche. 

IppocrateOrg vuole quindi essere un laboratorio di professionisti che, in linea con il giuramento di Ippocrate, si propone di smontare scientificamente i progetti manipolatori. Il focus è quindi rivendicare la neutralità nella pratica medica, nella ricerca e sperimentazione scientifica, per combattere i conflitti d’interesse esistenti e futuri. Intenti che sembrano scontati in teoria, ma che di fatto si scontrano con una ben diversa realtà. Ecco però che quello sparuto ed iniziale gruppo di medici si sta sempre più organizzando ed allargando in specializzazioni e numeri. Per avere una visione aggiornata d’insieme dei vari ambulatori e della loro diffusione su scala nazionale, si invita ad andare a questo link dedicato. Si specifica anche che è ora attivo un servizio di prenotazione 24 ore su 24 tramite il collegamento al seguente link: https://ippocrateorg.org/medicina-di-scopo/ .

Di Maria Teresa Biscarini

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