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Che ne sarà di Fido dopo la morte del padrone?

L’A.S.T.A. (Associazione Salute Tutela Animali) ha presentato nella Sala Protomoteca del Campidoglio, a Roma, un progetto che, gestendo il presente dei nostri amici a quattro zampe, pensa al loro futuro. L’hanno chiamato “Dopo di Me”.

Nella sala del Campidoglio, a Roma, sabato 28 settembre 2019, l’Associazione Salute Tutela Animali (A.S.T.A.) ha presentato “Dopo di me”, un progetto dedicato agli anziani ed ai loro fedeli amici.

Prima d’ora nessun altro s’era posto la domanda: “Ma quando l’anziano non ci sarà più, che fine farà il pet che gli ha fatto compagnia per buona parte della vita?”. Ci hanno pensato loro, quelli dell’A.S.T.A., a dare delle risposte agli Sos mandati dagli anziani per discutere del problema e trovare soluzioni adatte.
L’iniziativa, organizzata grazie al patrocinio della Commissione Ambiente di Roma Capitale, alla collaborazione di Vetonline24 e FederAnziani Senior Italia, a margine della Giornata Mondiale dedicata all’Anziano, ha accolto un folto numero di persone, direttamente interessate, alcuni presenti anche con i propri inseparabili cani, giornalisti e operatori del settore che hanno seguito con particolare attenzione le relazioni.
La presentazione del progetto ha avuto un testimonial d’eccezione: l’attore Andrea Roncato, dell’indimenticabile duo comico Gigi e Andrea, largamente riconosciuto come persona molto vicina alla difesa degli animali, la cui passione è esplosa dopo la morte di Kumi, il fedele Akita Inu. Il suo video messaggio è stato la sintesi del pensiero condiviso dai tanti amanti degli animali quando finalmente si varano idee così nobili e socialmente utili.
A moderare gli interventi di questo impegnativo programma da realizzare è stata scelta la giornalista Claudia Lovisetto.
In apertura, la presidente dell’A.S.T.A., Susanna Celsi, salutando il pubblico e i relatori, ha compiuto una veloce panoramica sul ruolo che l’associazione, da venticinque anni, svolge in difesa degli animali e ha anticipato i contenuti del progetto dedicato agli anziani ed ai loro compagni che ricoprono un ruolo importante nella società. Da qui, la preoccupazione per ciò che potrebbe accadere a “Fido” qualora il padrone venisse a mancare per primo.
La presenza del Presidente della Commissione IV Ambiente di Roma Capitale Daniele Diaco può essere considerata come un buon auspicio, vista la quasi totale indifferenza della politica ai problemi che ogni giorno sollevano gli animalisti in tutt’Italia e nel mondo, e le sue dichiarazioni lascerebbero pensare ad un sostegno a trecentosessanta gradi “perché – ha dischiarato – la sinergia tra chi soffre, gli anziani, e l’animale che si rende utile è una realtà da sostenere fattivamente, unitamente alla volontà istituzionale di lavorare per svuotare i canili e per l’affidamento degli amici a quattro zampe che stanno diventando sempre di più indispensabili all’uomo”.
Ma come si sviluppa il progetto “Dopo di me”? A parlarne è stato l’ideatore Maurizio Albano il quale ha spiegato che, per comprendere la funzione del progetto, è necessario capire le necessità degli anziani ed il ruolo che occupa il cane. “Oggi – ha detto Albano – il 40% degli over 65 hanno un cane, questa percentuale si abbassa al 20% quando abbiamo davanti gli over 75. La differenza è dovuta alla domanda che si pone il proprietario, vista l’età crescente: che fine farà il mio cane quando io non ci sarò più?”.

Ecco la soluzione A.S.T.A.
Si parte da alcune fasi, essenziali per la realizzazione del progetto, che si concretizzano anche attraverso il coinvolgimento dei centri anziani, con la produzione di materiale formativo e con la preparazione di volontari affinché siano operativi in questa attività.
La ricezione degli animali e la loro adozione è un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi auspicati, a questa c’è da aggiungere – fa presente Albano – l’educazione nelle scuole. Naturalmente non tutto sarà così semplice dovendo affrontare molti aspetti legali che investono tutti gli attori interessati. Su questo ultimo punto la legge italiana non aiuta, poiché, sappiamo, che l’animale è ancora considerato una “cosa”. 
Altri interventi, conclusivi, sono stati quelli della psicoterapeuta dell’età evolutiva Angela Focheschi la quale ha voluto ricordare che il futuro delle società è nella terza età, è qui che dobbiamo rafforzare gli impegni per eliminare l’isolamento e dunque la preoccupazione legata al chi lasciare, dopo la morte, il fedele amico.
La consigliera della Commissione V – Politiche Sociali e della Salute di Roma Capitale, Simona Donati, ha concluso l’incontro ricordando che vivere con un animale d’affezione ha in genere aspetti molto positivi per le persone, quando poi si tratta di anziani la politica deve dare il meglio di se stessa. Questo progetto è parte integrante dei programmi sociali e sarà presto discusso a breve in aula.
Che ognuno faccia la propria parte, ma che la faccia davvero!

Bruna Fiorentino

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