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Arte & Cultura

Billboard Magazine e l’articolo offensivo sugli Stray Kids

Si sa, i fan sono molto sensibili riguardo ciò che li appassiona, sia che si tratti di film, telefilm, fumetti, gruppi musicali o altro.

Questa sensibilità nei fandom k-pop è molto accentuata.

Basta una parola fuori posto nei confronti di un idol o un’informazione riportata in modo errato per scatenare l’ira dei suoi sostenitori. Se a volte questo atteggiamento può risultare esagerato, ma nel caso di cui stiamo per parlarvi i fan non hanno avuto tutti i torti.

Da recente è stato annunciato che il gruppo sudcoreano degli Stray Kids sarà la prima band appartenente alla quarta generazione del k-pop ad apparire sulla copertina del magazine statunitense “Billboard” e che nel volume sarà presente una loro intervista, in cui verranno ripercorsi tutti i risultati ottenuti nell’ultimo anno.
Inoltre, gli STAY – nome che identifica i fan del gruppo – avrebbero avuto l’opportunità di acquistare una versione esclusiva della copertina della rivista, in cui sarebbero stati presenti un numero maggiore di foto e dei contenuti esclusivi.

Fin qui tutto bene, se non fosse che non appena la storia di copertina dedicata agli Stray Kids è stata condivisa sul sito di Billboard, molti fan hanno trovato offensivi alcuni contenuti dell’articolo.

Nell’intervista, i membri della band e i rappresentati della JYPE Entertainment e della Republic Records rispondono alle domande sull’ascesa al successo del gruppo, tuttavia chi ha redatto l’articolo ha aggiunto dei contenuti che sono stati definiti “non necessari e irrispettosi”.

La prima cosa ad aver fatto storcere il naso è stato il riferimento a uno scandalo risalente al 2021 che costrinse Hyunjin a prendersi una pausa di quattro mesi: tale inserimento è stato considerato del tutto fuori luogo e irrilevante ai fini di ciò che veniva discusso. L’irritazione è abbastanza comprensibile: il gruppo ha l’opportunità di presentarsi al pubblico americano parlando del duro lavoro che li ha portati a espandere la propria fama al di fuori della propria patria, aprire una parentesi per parlare di un evento privato che ha colpito negativamente un membro sembra un tentativo di spostare l’attenzione su un’ombra negativa.
Ma non è tutto: a offendere maggiormente i fan è stato il modo in cui sono stati etichettati.

L’autore dell’articolo, infatti, nel parlare del “tutto esaurito” per la data del tour mondiale “Maniac” al Prudential Center, nel New Jersey, ha indicato i fan come “adolescenti e dodicenni”, un luogo comune molto offensivo nell’ambiente k-pop.
Gli artisti sudcoreani sono seguiti da milioni di persone di ogni età e sesso, soprattutto adulti.

Ancor meno graditi sono stati i paragoni e gli accostamenti sprezzanti tra i BTS e gli Stray Kids, nei quali si lascia intendere che questi ultimi potranno aumentare la propria fama approfittando del fatto che i BTS sono momentaneamente meno attivi rispetto a prima. Eppure i due gruppi fanno musica completamente diversa, senza contare che è impensabile che un fan abbandoni i propri idoli per seguirne altri, come se si stesse parlando di figurine scambiabili.

I fan hanno chiesto che l’articolo venga modificato e riscritto per riflettere veramente i risultati degli Stray Kids. In molti hanno persino annullato gli ordini per l’edizione speciale della rivista.

Comunque vada a finire, tra pregiudizi e luoghi comuni il magazine non ci ha fatto una bella figura.

Yami

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