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Bergamo: il fascino di una città tra passato e presente

La celtica Bergamo è di sicuro una delle città più belle e suggestive d’Italia. La prova? Non incontrerete mai nessuno che vi dirà il contrario.

Piccola, ma al contempo maestosa, di sicuro a misura d’uomo, Bergamo condivide una peculiarità con Roma: sorge su sette colli e ovunque si scavi si trovano dei souvenir imperiali, di antichissima data. Sì, lo sappiamo, ce ne sono altre che rivendicano i sette colli, dicono diciassette nel mondo, ma noi preferiamo quelle di casa nostra.

La funicolare, che parte a metà di Viale Vittorio Emanuele di Berghem de hura, la città bassa, è il mezzo di locomozione più utile e turistico per raggiungere Berghem de hota, la città alta costruita nel Medio Evo e ancora chiusa dentro i cinque chilometri delle mura venete, dal 2007 patrimonio UNESCO. C’è anche un altro livello, una zona residenziale, incantevole, da cui è possibile ammirare le rovine dell’antico castello di San Vigilio e uno stupendo panorama che, nei giorni senza nebbia, include la vista di Milano. La zona è raggiungibile grazie ad un ulteriore collegamento di funicolare che parte da Colle Aperto, oltrepassato il Caffè La Marianna, famosa gelateria dove venne inventato il gusto della stracciatella.

Partendo, quindi, da Bergamo bassa, patria della maschera di Arlecchino, mentre quella alta lo è di Brighella, sospesi per aria, dentro una cabina agganciata ad un filo, dopo circa cinque minuti di viaggio, che permette di ammirare il paesaggio da un’altezza di 85 metri, si accede su piazza Mercato delle Scarpe. Subito ci si immerge nell’immediato percorso del Decumano e, attraverso via Gombito, gremita di negozi, bar e ristoranti, si giunge a Piazza Vecchia dove sorge il medievale Palazzo della Ragione(del XII secolo, un tempo Palazzo comunale). Qui, tutte le sere alle 22, la grande campana in cima alla torre civica batte cento rintocchi, che servivano ad avvisare gli abitanti della chiusura delle porte.

Il portico del palazzo collega Piazza Vecchia con la piccola, ma stupenda Piazza del Duomo, un gioiello inimmaginabile di opere d’arte, quali la Cattedrale, la Basilica romanica di Santa Maria Maggiore (amalgama sapientissimo di stili) e, accanto, la cappella rinascimentale dei Colleoni, che prende il nome dal condottiero e capitano di ventura Bartolomeo. Il cognome di questa famiglia deriva dal latino coleus che significa testicolo e il loro stemma è raffigurato da tre coppie di testicoli. La leggenda narra che il nostro Colleoni nascesse con tre testicoli, notizia smentita dal semplice fatto che lo stemma è precedente alla nascita del condottiero. Pare che toccarle porti fortuna tant’è vero che sono ben lucide…mah, vedremo!

Oltre ad essere un’importante sede universitaria, a Bergamo si trovano l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Donizetti”, ossia il conservatorio fondato nel 1806, e numerosi musei quali la casa del Donizetti.

Lasciando l’incantevole atmosfera che si assapora nella Bergamo Alta, si può scendere nell’elegante e signorile parte bassa con i superbi bastioni cittadini che segnano il confine tra le due realtà. Qui la fanno da padroni i superbi propilei di Porta Nuova, che accompagnano come in un solenne corteo lo sguardo del visitatore verso la rocca alta, con le vicine tre piazze principali (Piazza Matteotti, Piazza Vittorio Veneto e Piazza Dante), edificate tutte nella prima metà del Novecento, luoghi interessanti per gli amanti dello shopping, degli affari e dei commerci.

Un’ultima parola va spesa sulla qualità ed il gusto della cucina bergamasca. Tra casoncelli, polenta, salumi, formaggi, dolci e stracciatella il visitatore non può che ripromettersi di tornare a Bergamo.

Bruna Fiorentino

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