La tomba di Amenofi II

La tomba di Amenofi II fu scoperta dall’archeologo francese Victor Loret nella valle dei Re nel 1898, una tomba faraonica che si rivelò poi essere un secondo nascondiglio di mummie reali più importante in Egitto.

L’archeologo Victor Loret dedicò le sue attenzioni alla Valle dei Re sin da quando venne nominato direttore del servizio delle antichità egizie poiché era lì che furono sepolti tutti i faraoni dalla XVIII alla XX dinastia. 

Il 12/2/1898 Loret scoprì la tomba di Thutmose III, il sepolcro era stato saccheggiato sin dai tempi antichi ma lui riuscì lo stesso a recuperare una parte del corredo funerario del faraone.

Meno di un mese dopo i suoi operari trovarono l’ingresso di un’altra sepoltura ai piedi delle falesie che circondano la Valle dei Re ma nessuno poteva immaginare la sorpresa che si celava al suo interno quando il giorno seguente penetrato nel sepolcro insieme al caposquadra vide spuntare tra le macerie una statuetta ushabti con il nome di Amenofi II figlio di Thutmose III. 

Sia all’ingresso della tomba che lungo i corridoi erano ammucchiati i resti di un magnifico corredo funerario, questo fece pensare al francese che la tomba fosse stata saccheggiata e che non ci fosse nient’altro.

Ma si sbagliava.

Superato il pozzo finì in una sala rettangolare sorretta da due pilastri dove alla fioca luce delle candele apparve il corpo imbalsamato di un giovane uomo che giaceva sul modello di una nave, nudo che i ladri avevano privato del sudario dopo averlo derubato dei gioielli.

Da lì arrivando in fondo al locale l’archeologo trovò un voluminoso sarcofago in cui giaceva una bara chiusa.

Ma fu nelle 4 sale che circondavano la camera sepolcrale che arrivò il meglio. 

Furono infatti rinvenuti tre corpi coperti con degli stracci, tre mummie che gli antichi saccheggiatori avevano privato delle bende mostrando corpo e volto che risultarono essere la regina Tiy la nonna di Tutankhanon, uno dei figli di Amenofi II mentre la terza rimane tutt’ora incerta. 

Ma le sorprese non erano finite. 

Trovato una seconda  camera e apertala l’archeologo scoprì al suo interno numerose tombe di altrettanti faraoni nascosti agli occhi di tutti. 

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