La Festa dell’Europa per celebrare la pace

Si svolge il 9 maggio 2022 per ricordare l’anniversario della dichiarazione di Schuman, un discorso a Parigi, nel 1950, in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman illustrò la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l’Europa, la quale avrebbe scongiurato una guerra tra le nazioni europee

La Festa dell’Europa vuole celebrare la pace e l’unità europea. La manifestazione si svolge il 9 maggio 2022 per ricordare l’anniversario della dichiarazione di Schuman; fu un discorso a Parigi, nel 1950, in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman illustrò la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l’Europa, con la quale scongiurare una guerra tra le nazioni europee. La Festa dell’Europa diventa ancora più importante in questo momento storico con il conflitto bellico voluto dalla Russia contro l’Ucraina. Servono stabilità, unione, pace, socialità tra la popolazione europea, già pesantemente in crisi economica e sociale a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19. Ogni anno le Istituzioni europee celebrano la Festa dell’Europa e, agli inizi di maggio, aprono al grande pubblico le porte delle loro sedi di Bruxelles e Strasburgo. Gli uffici locali dell’UE in Europa e nel resto del mondo organizzano serie di attività ed eventi per un pubblico di tutte le età.

Il Manifesto Ventotene Digitale

Fu promosso da #DiCultHer nel 2017 quale contributo di #DiCultHer all’anno europeo del Patrimonio culturale (2018). A seguito della sua recente revisione è stato sottolineato il ruolo del digitale nello sviluppo dell’Unione e, in questo senso, il Manifesto rappresenta il contributo della rete #DiCultHer e dei suoi partner alla nuova Europa. Per #DiCultHer, la revisione del Manifesto rappresenta un’occasione per far emergere le iniziative promosse dalla Rete in materia di definizione e riconoscimento delle Culture Digitali come campi e identità cognitive. Tutto questo è basilare per rafforzare la coesione sociale e promuovere la condivisione dei valori, senza dimenticare di consolidare la diffusione di una cultura digitale omogenea e condivisa, fondata sulla conoscenza delle tecnologie digitali e delle sue criticità. In questa direzione l’elaborazione nel 2017 e la sua revisione nel 2021 del “Manifesto Ventotene Digitale” ha segnato un ulteriore momento di riflessione per la promozione di concrete azioni che pongono la Cultura al centro del “Progetto d’Europa” nel suo essere “bene comune” e dispositivo fondamentale di coesione sociale, legate alla Ricerca, all’Alta formazione e all’Educazione scolastica.

Francesco Fravolini

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