Andreas Seppi dice addio al tennis giocato

Andreas Seppi appende la racchetta al chiodo. Chioccia di una generazione
che avrebbe riportato il tennis italiano a ottimi livelli, Seppi ha fatto della
costanza la sua forza.
In venti anni di carriera, iniziata nel 2002, il bolzanino, classe 1984, ha vinto
solo 3 tornei in singolare e uno in doppio ma é quasi sempre rimasto nella
Top100 del ranking mondiale, cosa che gli ha permesso di stabilire il record
italiano di 66 partecipazioni consecutive ai tornei dello Slam (dove ha
conquistato gli ottavi di finale a Parigi, Melbourne e Wimbledon). Nella sua
carriera ha raggiunto il 18° posto in classifica come best ranking nel 2013. A
livello di statistiche ha vinto quasi la metà delle partite giocate (47.7%) e si é
aggiudicato i tornei di singolare di Eastbourne 2011, Belgrado 2012 e Mosca
2012, rispettivamente su erba (primo italiano a vincere un torneo su questa
superficie), terra e cemento, dimostrando grande versatilità e capacità di
adattarsi a tutte le superfici.
Non sono però le uniche soddisfazioni della sua carriera: é riuscito infatti a
battere due mostri sacri dell sua generazione, Federer e Nadal. Roger
Federer, anche lui appena ritiratosi quest’anno, é stato battuto agli Australian
Open 2015 al terzo turno mentre Nadal é stato sconfitto a Rotterdam nel
2008.

Daniele Capello

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