80 anni fa nasceva Giacinto Facchetti

Il 18 luglio 1942 ricorrevano gli 80 anni dalla nascita di Giacinto Facchetti. Uno dei più grandi giocatori del calcio italiano ha legato indissolubilmente la sua carriera all’Inter, oltre naturalmente alla Nazionale italiana. In realtà il suo esordio calcistico avvenne con la maglia della squadra della sua città, Treviglio (BG). I tre anni alla Trevigliese, dal 1957 al 1960 in cui giocava attaccante gli aprono le porte dell’Inter dove il “mago” Helenio Herrera lo trasforma in terzino offensivo, ruolo inventato proprio dall’allenatore argentino. In questa posizione conquista il posto da titolare nella squadra nerazzurra e la maglia della Nazionale. E vince.

Con l’Inter conquista 4 scudetti e 1 Coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni (1964 e 1965) e 2 Coppe Intercontinentali. In Nazionale vince l’Europeo casalingo del 1968 (2-0 in finale con la Jugoslavia) e conquista il secondo posto ai Mondiali di Messico 1970 con la sconfitta in finale contro il Brasile di Pelé 1-4. Le sue caratteristiche lo rendevano pericoloso in area avversaria: nell’Inter, in cui fu a lungo capitano, segnò 75 gol in 635 partite nel giro di 18 anni, in Nazionale, tra il 1963 e il 1977, ne sigló 3 in 94 partite.

Il filo che lo legava alla Nazionale e all’Inter non si spezzò nemmeno dopo il ritiro come calciatore: nel 1978 ebbe il ruolo di dirigente accompagnatore della selezione azzurra ai Mondiali argentini. Dopo una breve parentesi come vicepresidente dell’Atalanta tornò nell’Inter di Massimo Moratti come dirigente fino a diventarne presidente nel 2004, carica che mantenne fino al giorno della morte prematura, il 4 settembre 2006. Ricevette numerosi riconoscimenti specialmente postumi: fu inserito nel Top100 della FIFA, venne inserito nelle “Leggende del calcio” del Golden foot e nella Hall of Fame del calcio italiano e dell’Inter.

Daniele Capello

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