115 anni fa nasceva Anna Magnani, l’irraggiungibile

 Anna Magnani rappresenta un simbolo del cinema popolare italiano 

Nella settimana dell’8 marzo è caduto il 115° anniversario della nascita di Anna Magnani, forse la più grande attrice italiana di tutti i tempi. Era nata a Roma, il 7 marzo 1908, la madre si chiamava Marina Magnani e le diede il proprio cognome perchè il padre abbandonò la compagna prima ancora della nascita di Anna. Marina, quanto la nostra futura attrice era ancora piccola, decise di lasciare la figlia alla nonna e alle zie per emigrare ad Alessandria d’Egitto. E’ facile sottolienare che l'”abbandono” Anna Magnani lo conobbe molto presto. A diciannove anni frequenta la scuola d’arte drammatica Eleonora Duse di Roma e, a ventiquattrro anni, entra nel mondo del varietà, verso il quale dimostrò sempre amore e riconoscimento, per la preziosa gavetta. 

Al cinema debutta nel 1934 con “La cieca di Sorrento”, anche se, già a vent’anni aveva recitato nella pellicola “Scampolo”, però in un ruolo marginale e tra i non accreditati. 

Dopo diciotto film, tra il 1928 e il 1944, nel ’45 dimostra tutta la propria capacità interpretativa in “Roma Città Aperta”, di Roberto Rossellini; un film che, oltre ad essere una straordinaria testimonianza del periodo coincidente con l’Armistizio di Cassibile, del 1943, è una delle opere più celebri del neorealismo cinematografico. 

E intanto la carriera di Anna Magnani corre inflessibile e, a quarantasette anni, con trentacinque film alle spalle, l’attrice romana vince l’Oscar come migliore attrice protagonista per “La rosa tatuata”, del 1955, con la regia di Daniel Mann. “Ho ricevuto una telefonata in piena notte -confidò la Magnani- qualcuno mi disse che avevo vinto l’Oscar, pensavo fosse uno scherzo, invece era tutto vero”. 

Nel 1935 sposò il regista Goffredo Alessandrini, dal quale si separò nel 1936. Sei anni dopo mette alla luce il proprio figlio Luca, che porta il cognome della madre, perchè il padre, un attore di otto anni più giovane di Anna, lasciò quest’ultima quando era ancora incinta. 

“Mia madre si è fatta da sola -disse Luca Magnani in un’intervista di diversi anni fa- aveva sposato un regista, ma Alesandrini non ha mai creduto in lei come attrice del grande schermo. Quindi mai nessuno, marito compreso, la agevolò o la raccomandò”. 

Questa nostra attrrice ha gestito la carriera in modo autonomo, combattendo in un mondo maschilista. Anna Magnani è sempre stata esteticamente di una naturalezza unica: “non badava al lato esteriore, penso che non si sia mai fatta una permanente”, disse Luca.

Anna era una fonte inesauribile di idee e di proposte, che scambiava con i registi: a tal proposito c’è da sottolineare che lei ha lavorato con i più grandi della storia del cinema italiano, da Rossellini a De Sica, da Soldati a Pasolini passando per Monicelli e Lattuada.  

Nel 1972 recitò il suo ultimo film: è “Roma” di Federico Fellini, poi c’è stata la malattia e un tumore se la prese il 26 settembre 1973. 

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