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Adriano Olivetti, volevo progettare il futuro dell’Italia

Adriano Olivetti è una figura leggendaria nell’ambito dell’Industria e della cultura Italiana. Il primo e l’unico in ambito industriale che vedeva il futuro del mondo e che voleva trasformare la sua azienda e portarla nel futuro, verso quello che oggi sono i grandi complessi aziendali di multinazionali come Alphabet o Apple.

Olivetti inizia la sua carriera nella fabbrica di famiglia nel 1926 come operaio, per volere del padre, e dopo aver raggiunto i massimi livelli dirigenziali dell’azienda inizia subito sviluppare l’azienda secondo la sua visione facendogli raggiungere successi mondiali.

All’apice del successo, la Olivetti controllava il 30 % del mercato mondiale delle macchine da scrivere, arrivando ad acquistare, alla fine degli ’50, l’americana Underwood.

Tornando alla Apple, spesso viene detto che Olivetti fu un precursore di Jobs e che, addirittura, Jobs abbia imparato lo stile di Olivetti, che era semplice: creare macchine funzionanti, semplici e dal design accattivante. Non a caso Adriano si era accerchiato di intellettuali e architetti, ma non solo per la costruzione delle macchine, anche per la vita dei suoi operai.

Come oggi fa Alphabet, Olivetti aveva pensato alla sua fabbrica come il centro di una comunità, la comunità dei suoi operai, creando per loro case, centri sociali, biblioteche e scuole, il tutto disegnato dai più grandi architetti così da riuscire a migliorare anche la loro vita.

Intellettuali, designers, architetti, filosofi e pensatori. Su questo si fondava l’idea di industria di Olivetti, un’idea che è la base del successo delle più grandi aziende mondiale, ma che in Italia sembra essersi persa.

Domenico Attianese

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